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Donatori di organi: la volontà si legge sul documento

Grazie a una delibera della Giunta, anche a Palermo i cittadini possono manifestare la volontà di donare gli organi inserendo l'indicazione sul documento d'identità

  • 23 maggio 2016

Palermo si omologa al resto d'Italia: d'ora in poi i cittadini palermitani potranno indicare, nella propria carta d'identità, la volontà di donare gli organi.

A deciderlo è stata la Giunta comunale che, nonostante i tempi lunghi e farraginosi, ha approvato una delibera: all'atto del rilascio o rinnovo del documento d'identità, i cittadini potranno far inserire la dicitura "donatore di organi e tessuti". La volontà espressa sarà successivamente comunicata al Sistema Informativo Trapianti (SIT), uno strumento di garanzia e tutela della libertà di scelta del cittadino.

Facendo un passo indietro, in realtà, in Italia il sistema è attivo da quando il Garante della privacy, lo scorso anno, si è espresso sulla possibilità di inserire sulla carta di identità il consenso o il diniego alla donazione di organi o di tessuti in caso di morte.

La disciplina è prevista nello schema di Linee guida, predisposte dal Ministero della Salute e da quello dell'Interno, in cui è prevista la possibilità di "ripensamenti": chiunque volesse modificare la propria volontà può recarsi, in qualsiasi momento, presso le ASP, le aziende ospedaliere, gli ambulatori dei medici di base e i centri regionali per i trapianti o ancora aspettare il rinnovo del documento.

La delibera del Comune di Palermo costituisce un chiaro esempio di come, seppur con ritardi e difficoltà, si possa offrire ai cittadini un metodo semplice e veloce che potrebbe salvare parecchie vite umane: da una tragedia può così nascere una nuova speranza per chi non ne ha.

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