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Fabrizio Ferrandelli: "Vado da solo al ballottaggio"

Il giovane candidato ha annunciato che andrà da solo al ballottaggio. "La mia candidatura è nata come rottura contro i collari delle segreterie di partito"

  • 11 maggio 2012

Fabrizio Ferrandelli non farà alcun apparentamento tecnico. Il giovane candidato al ballottaggio per la poltrona di primo cittadino, sostenuto dal Pd , ha affermato che andrà da solo al ballottaggio. «Non ci sarà nessun apparentamento con i partiti al ballottaggio, perché i patti si rispettano, non apro trattative con chi ha distrutto Palermo in questi anni. Non tradisco i palermitani e chi ha creduto nella mia candidatura che ha rotto linee politiche predeterminate a livello romano».

Ferrandelli ha continuato: «Io non tradisco la mia squadra. I giovani, gli anziani che mi hanno sostenuto e ci hanno messo la faccia con indipendenza e libertà. Sarò il sindaco dei palermitani e non dei partiti». In mattinata è uscita una nota dell’ufficio stampa di Leoluca Orlando: «Ci è stato riferito che in diverse zone della città circolano delle persone che offrirebbero banconote da cento euro in cambio della promessa del voto per il ballottaggio. Ancora una volta ricordiamo ai cittadini che il voto è libero e li invitiamo a denunciare immediatamente alle competenti autorità giudiziarie questi reati».

Su questo il giovane candidato prima se la cava con una battuta: «la nostra è sempre stata una campagna low cost. Abbiamo bisogno di comprare il toner per la stampante». Poi però torna serio: «chiunque sia a conoscenza di questi fatti mi troverà al suo fianco». Nessuna polemica dunque. Sulle possibili pressioni dei partiti e dei candidati, Ferrandelli è netto: «Io rispetto i patti. Noi vogliamo rappresentare la nostra linea programmatica. Vinceremo con onestà, con chiarezza ma soprattutto con dignità. I partiti facciano quello che vogliono. Io stringo le mani ai palermitani, non alle segreterie».

Intanto l’ufficio stampa di Ferrandelli ha precisato che «sarebbe giusto fare il confronto pubblico per far conoscere i candidati ai palermitani. Vogliamo tutelare la libera informazione. Ma l’altro candidato ha detto sempre No. Sarebbe una bella opportunità per far capire all’Italia cosa succede a Palermo».

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