Legambiente, una campagna a tutela del patrimonio "minore"
Conoscere i beni artistici-ambientali che ci circondano, anche quelli più nascosti e meno conosciuti, denunciarne il degrado, monitorarne lo stato di conservazione, fornire indicazioni utili per il loro recupero e la loro fruizione. Con questi obbiettivi è partita la nuova edizione di Salvalarte Sicilia, campagna regionale (che fa parte però di un progetto comune a tutta la Penisola) promossa da Legambiente e dalla Regione siciliana, che coerentemente ha scelto come sede di presentazione la Villa Napoli di Palermo (in via Giuseppe Arcoleo), in fase di recupero e del quale è stato possibile visitare il “piano nobile”, recentemente restaurato.
Trenta appuntamenti in ventisei paesi di tutta l’Isola, che coinvolgono località montane, marittime e città d’arte, da Palermo a Noto, dalle Madonie a Mazara del Vallo. Il programma completo dell’iniziativa, che durerà fino al 5 novembre, è consultabile giorno per giorno sul Calendario di Balarm.it. Tra gli eventi più significativi, la presentazione, sabato 28 ottobre a Palermo, nel giardino di Palazzo dei Normanni, della “Carta degli Alberi monumentali”. Il giorno prima, 27 ottobre, a Noto, si svolgerà invece un convegno intitolato “Salvalintonaco”, riguardo gli interventi sui beni architettonici del Barocco di Noto e della Val di Noto. «E’ un convegno che già dall’annuncio ha iniziato a sollevare grandi polemiche – nota Gianfranco Zanna, responsabile per i Beni Culturali di Legambiente Sicilia – Accanto alla nostra sollecitazione per il recupero del patrimonio vogliamo infatti sollevare il problema della qualità del restauro, perché a volte la fretta e in alcuni casi l’incompetenza ha portato a interventi pesanti».
Secondo Zanna è necessario «guardare soprattutto al patrimonio minore. Non dimentichiamo i monumenti maggiori, ma vogliamo valorizzare siti poco conosciuti, spesso chiusi o poco fruibili». E’ in quest’ottica, appunto, che si inserisce Salvalarte, con la campagna coordinata fra tutti i Comuni che fa seguito ad altre iniziative specifiche come Salvalarte Madonie, Salvalarte Tonnare e Salvalarte aree gessose.
«Quel patrimonio “minore”, che è tale solo se non adeguatamente valorizzato, a cui si rivolge il lavoro che Legambiente ha, da tempo, avviato con Salvalarte Sicilia, costituisce un valore aggiunto alle componenti di attrattiva del turismo culturale – afferma in una nota l’assessore regionale al Turismo, Dore Misuraca – La Sicilia è fruita come meta di tipo turistico-vacanziero ed è amata e pensata per la sua valenza storico-artistica. E’ necessario agire, dunque, attraverso una logica di sistema al cui interno operano soggetti pubblici e privati, ognuno per la propria parte, capaci di far interagire tutte le componenti del territorio, canalizzandole verso uno sviluppo sostenibile».
Legambiente ha inoltre annunciato un’iniziativa che riguarderà i musei: da giovedì, per due settimane, saranno effettuati rilevamenti dei livelli di inquinamento tramite monitor con campionatori passivi che esamineranno l’aria che “respirano” le opere d’arte. I dati dell’iniziativa “Salva i musei” saranno successivamente presentati a novembre a livello regionale e nazionale.
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