ITINERARI E LUOGHI
Il paradiso unico (sconosciuto) in Sicilia: tra sabbia, ciottoli e un mare splendido
Acque limpide e meravigliose. Nel giro di pochi minuti diventi parte integrante di un luogo poco affollato. La costa siciliana ti ammalia e ti rapisce. Scopriamola

La spiaggetta di Lumia
Uno dei punti cruciali del suo vasto territorio è la costa mediterranea. Ti ammalia, rapisce e… scopriamolo insieme.
A sette chilometri dal centro cittadino, in Contrada San Giorgio, la via Mediterraneo è testimone forte di ambienti incantevoli. Tra questi si nasconde Lumia. È una piccola porzione mista di sabbia e ciottoli.
Forti di aver assaporato la splendida Timpi Russi, cosa potrà mai offrire questa spiaggetta saccense? E se quella discesa fosse meno ripida, non sarebbe male!
Parliamo dell’ultimo tratto che conduce fino al piccolo parcheggio (non custodito) riservato agli intrepidi curiosi di mezza estate. Il breve tratto a piedi è uno dei particolari "naturalistici". Invita i turisti a mollare ogni sorta di problema quotidiano. A primo acchito ci riserviamo di non commentare.
Lo spirito d’osservazione ha bisogno d’interagire con i profumi del luogo, lasciamolo fare. Quel misto di sabbia e ciottoli è una scena nota, un film già visto. Nota di merito sono i quattro ombrelloni di paglia presenti in spiaggia. Non li smuove nessuno, vigilano con attenzione. Chissà quante storie vorrebbero raccontare. Silenzio tombale!
Continuiamo a osservare imperterriti. Il primo tuffo è una prova per verificare lo stato delle acque: calde, limpide e meravigliose. Nel giro di pochi minuti diventi parte integrante di un luogo sconosciuto.
Il sole inizia a dare "numeri d’intensità". Il bisogno di stare in acqua prevale su altri aspetti. La spiaggia è poco affollata.
Qualche casa sparuta a destra e sinistra e nulla più. È tempo di coccolare il territorio circostante. Alla nostra sinistra - con una passeggiata di circa 10 minuti (tra andata e ritorno) - raggiungiamo una barca in legno. Ne ha fatta di strada. Rappresenta lo spartiacque con Timpi Russi. I pochi scogli abbelliscono un ambiente colorato e variegato.
A Est tira un’aria calma e piatta. Incuriosisce e non poco. Inizia un trekking "costiero", alla ricerca di angoli paradisiaci. L’immaginazione diventa realtà. La passeggiata assume contorni genuini.
Tra “cute” e piccoli tratti sabbiosi, sin dai primi passi tutto ruota attorno ai particolari. Sono emozionanti. Improvvisamente, appena superata una leggera semicurva, il "vuoto umano".
Ci mettiamo alle spalle Lumia ed entriamo a Monte Rotondo. Due imbarcazioni solitarie si spartiscono gli attestati di supremazia. Alla nostra destra, un colle (Monte Rotondo) protegge il mare. Forme taglienti e spiccata vivacità sono le caratteristiche principali. Notiamo le differenze. Un paradiso unico.
Nel 2017 - a causa delle piogge alluvionali che devastarono parte della Sicilia - la strada che collegava la via Mediterraneo con la spiaggia di Monte Rotondo venne spazzata completamente. I desiderosi di raggiungere la spiaggia dovevano percorrere un km circa a piedi.
Conta poco. Godiamo di un paesaggio che esprime la massima “cuntitizza siciliana”. Durante il ritorno ci soffermiamo per pochi istanti. Una piccola fetta d’acqua ha assunto una colorazione lontana anni luce dal cristallino.
Voci di popolo parlano di ricci. È vero. Un tempo - ormai lontano - quella era una zona di ricci. Rimane ben poco, solo la diversità fatta di colori e presenze. Ritornati a Lumia, siamo soddisfatti.
Un tuffo rigenerante per cancellare le scorie della fatica. Viviamo i momenti con assoluta gioia. Lumia, Timpi Russi e Monte Rotondo formano il “triumvirato marino saccense”.
La citazione è sbagliata, il concetto no. Provare per credere. La giornata scorre velocemente, uno scatto per immortalare uno degli ultimi paradisi siciliani.
Adesso è giunto il momento di andare via. Come sempre, ovunque andiamo, la Sicilia è terra degli arrivederci, mai degli addii.
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