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Maniaci tira un sospiro: Telejato non chiuderà

L'appello lanciato da Maniaci e dall'associazione "Salviamo Telejato" è stato raccolto. In suo aiuto Tommaso Dragotto, giornalisti e associazioni antimafia

  • 18 gennaio 2012

Ed è così che la piccola emittente Telejato riconosciuta per la sua spiccata lotta antimafia portata avanti dal suo storico direttore Pino Maniaci finalmente sembra possa tirare un sospiro di sollievo, dopo lo spavento degli scorsi mesi, con il vociferare di una possibile chiusura. Con il passaggio in definitiva al sistema digitale, infatti Telajato sembrava impossibilitata all'acquisto delle nuovo frequenze, e ciò sarebbe significato per lei chiusura certa.

Ma fortunatamente l'appello lanciato da Maniaci e dall'associazione "Salviamo Telejato" nata pochi mesi fa per cercare di evitare la chiusura dell'emittente, sembra sia stato ascoltato ed accolto con grande entusiasmo. «Telejato non deve chiudere. Ecco perchè ho deciso di finanziare personalmente l'acquisto delle apparecchiature per la trasmissione in digitale dell'emittente di Pino Maniaci»: questo è quanto ha dichiarato Tommaso Dragotto, leader del Movimento Impresa Palermo e futuro candidato a sindaco, dopo aver incontrato personalmente Pino Maniaci e discusso a lungo sulla necessità concreta di non permettere la sua chiusura, in quanto bisogna salvaguardare il suo ruolo di informazione libera e di fondamentale lotta anti mafia.

Conclude assicurando ai lettori «Telejato continuerà a svolgere la sua fondamentale attività per riscattare la nostra isola dalla peste mafiosa». Insieme a lui schierati a favore di Telejato grandi firme del giornalismo italiano da Michele Santoro a Fabio Fazio, Gad Lerner, Marco Travaglio a Roberto Saviano e Lilli Gruber. Attivo anche l'aiuto arrivato dall'attrice Sabrina Guzzanti, intervenuta subito assieme a diverse associazioni antimafia come "Rita Atria", "Siamo tutti Telejato", "Peppino Impastato" e "Libera Palermo".

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