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Metropolitan, una stagione di suggestioni visive

  • 4 ottobre 2005

Un programma ricco di interessanti proposte quello della quarta stagione teatrale del Metropolitan Movie Theater di Palermo, il moderno spazio polifunzionale (in viale Strasburgo 352) che, dal teatro alla danza alla musica, dimostra come l’espressione artistica sia variegata e composita nel raccontare le emozioni e i percorsi dell’animo umano. Si inizia il 17 e 18 novembre con lo spettacolo “Livingston - Oltre i limiti”, quarto lavoro della compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre, il gruppo italiano di danza nel quale atleti di livello olimpionico, sotto la direzione coreografica di Giulia Staccioli, coniugano mirabilmente sport e spettacolo. In questo spettacolo, che per la sua natura narrativa segna un momento innovativo nel percorso artistico del gruppo, una voce maschile recita un testo tratto dalla commedia “Gli Uccelli” di Aristofane: da qui ha inizio un’apparente dicotomia tra la natura umana e la stirpe degli uccelli. Non è, quindi, un caso che il protagonista dello spettacolo sia un gabbiano. ”Sono certo che non può esistere un orizzonte senza una conquista” è la strofa del brano “Oltre i limiti” che chiude lo spettacolo. La drammaturgia e le musiche originali sono di Andrea Pozzoli, le coreografie di Giulia Staccioli. Il 19 e 20 dicembre troviamo un gradito ritorno, Paolo Rossi nello spettacolo da lui scritto, diretto e interpretato “Il sig. Rossi contro l’impero del male”, con Jun Ichikawa, Emanuele Dell’Aquila, Aicha, Stefano Bembi, Kais Boumaiza, Alex Orciari, Rufin Doh Zeyenouin (collaborazione ai testi Carlo Giuseppe Gabardini e Riccardo Piferi, assistente alla regia Carolina De La Calle Casanova e le musiche scelte insieme con Franco Battiato).

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Il comico di Monfalcone presenta una proposta teatrale piena di follia per combattere, capire e conoscere la natura dell'Impero del male, nella quale continua il discorso avviato attraverso la maschera del "Signor Rossi" nell'ultimo suo fortunato spettacolo sulla Costituzione italiana: non ci resta che l’immaginazione quale ultima risorsa quando le informazioni che abbiamo a disposizione sono troppe o troppo poche, quanto meno per sentire l'odore di questo Impero. In scena, accanto a Paolo Rossi , troviamo la Compagnia Internazionale del Teatro di Riamazione composta da attori, danzatori e musicisti provenenti da diversi paesi ed esperienze artistiche. Il primo spettacolo del 2006 è “Carta diva” di Ennio Marchetto e Sosthen Hennekam con Ennio Marchetto, in scena il 25 e 26 gennaio. Ennio Marchetto è un trasformista alla Fregoli con una particolarità: la tanta ma tanta carta, colorata e a pezzi sparsi ovunque, che tira fuori dalla sua valigia a forma di tubo e con la quale trascina lo spettatore in un vortice di sorprese nel quale le celebrità del cinema, dell’arte e della musica vengono rievocate con abiti, acconciature e accessori e tutto ...cartaceo! Ogni costume è una vera e propria scenografia in continua trasformazione da un mito all'altro, tic compresi. L’8 e 9 febbraio arriva invece Enzo Jannacci col suo “Teatro”, regia di Cristina Pezzoli, uno spettacolo che racconta l’idea di teatro del canta-attore milanese che così spiega: «Il teatro per me è una fumisteria, è entrare in un film, un po’ vero e un po’ surreale». E infatti si tratta di un lavoro solo in parte prevedibile, ricco di aneddoti tragici, ironici, taglienti, in continua trasformazione. Uno spettacolo dove la comicità amara e irresistibilmente surreale delle sue canzoni, quegli straordinari “spaccati” di una vita da consumare in tre minuti, insieme con la poesia, la leggerezza e l’impegno civile, vogliono anche fare il punto sui vizi e le virtù dell’Italia contemporanea.

Sul palco con lui una formazione che profuma di jazz, capitanato dal figlio Paolo (al pianoforte) pronto a compiacerne le grandi capacità tragicomiche da istrione che un momento ti fanno commuovere e in quello dopo sghignazzare. In scena ci sono pure Daniele Moretto (tromba), Marco Ricci (C/basso), Giorgio Cocilovo (chitarra), Stefano Bagnoli (batteria). Gioca in casa, e il riferimento al linguaggio calcistico è d’obbligo, l’1 e il 2 marzo il palermitano Davide Enia col suo “Italia – Brasile 3 a 2”, uno spettacolo per attore e musica (degli Akkura e con i musicisti in scena Giulio Barocchieri e Fabio Finocchio), dove con la nostrana tecnica del cuntu (che nella cultura siciliana è la narrazione di un’impresa eroica) si narra della mitica partita Italia – Brasile ai mondiali di Spagna ’82. Qui la parola diventa musica e ritmo e, grazie ad un uso strabiliante della voce e del dialetto, queste si fanno a loro volta immagine e racconto. Lo spettacolo ha debuttato allo Stadio S.Siro-Giuseppe Meazza di Milano, il 21 maggio 2002, in occasione del festival Teatri dello Sport organizzato da “Teatri 90”. Il 22 e 23 marzo è in scena Maddalena Crippa con “A Sud dell’alma”, sua la drammaturgia insieme con Letizia Quintavalla e Alessandro Nidi, con Maddalena Crippa e Alessandro Nidi (pianoforte), Giuliano Nidi (C/basso), Sam Marlieri (sassofono), Paolo Schianchi (chitarra), direzione musicale di Alessandro Nidi, regia di Letizia Quintavalla. Un viaggio verso il Sud, alla scoperta dei valori e delle passioni di una terra dalla generosa umanità, che si vuole conservare immaginandola aperta a tutte le culture del mondo, Un luogo dell'anima, quel mare umano di bellezza e giustizia che ogni uomo cerca da sempre. Un vortice di emozioni, di idee appassionate e di lotta: perché i Sud sono pieni di problemi, ma i problemi non si risolvono, si vivono.

Uno spettacolo inedito concepito su misura per l'eccezionale talento di Maddalena Crippa che torna sul palco dopo quattro anni di successi con "Sboom!", nuovamente in compagnia di Alessandro Nidi e del suo straordinario gruppo di musicisti. L’11 e il 12 aprile è la volta di Peppe Barra che presenta lo spettacolo da lui diretto e scritto, i testi insieme con Patrizio Trampetti, “Peppe Barra Show”, con in scena gli stessi autori, le musiche di Lino Cannavacciuolo. Il grande artista napoletano, ora cantore della moderna napoletanità ora giullare della tradizione popolare, propone una sorta di teatro-canzone che diventa, tra sogni, passioni e sentimenti, citazioni e ricordi, una confessione sincera sulla ragione stessa di fare il mestiere del teatrante. Spetta ai Momix Dance Theatre chiudere la fantasiosa stagione, il 9 e 10 maggio, con lo spettacolo “Sun Flower Moon”, del mago Moses Pendleton le suggestive ed incredibili coreografie. Qui la magia evocativa di Pendleton ha poeticamente invaso un universo misterioso dove gli astri sono fiori, i fiori sono stelle e una luna sexy accende la notte. Fantasie luminescenti realizzate con le tecniche del "Teatro Nero", che Moses usa per la prima volta, regaleranno tante nuove ed intense emozioni visive. Questi i costi dell’abbonamento: intero 176 euro, ridotto 140 euro, ridotto giovani under 26 e ridotto E.R.S.U. (sino ad esaurimento dei posti assegnati) 100 euro e inoltre riduzioni con Metropolitan Card, Ideanet, Carta Duo. Per ulteriori informazioni e prevendita oltre al botteghino del Metropolitan (telefono 091.6887513), da Ellepi dischi, in via Libertà 29/C, telefono 091.323084, oppure sul sito www.teatrometropolitan.it.

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