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Oltre gli eventi: alcune iniziative di Palermo Capitale della Cultura resteranno per sempre

Dal nuovo porto a nuovi parchi, da nuovi musei a nuovi centri di cultura: alcune iniziative di "Palermo Capitale della Cultura" sono pensate per restare per sempre

  • 29 gennaio 2018

Oltre a diverse centinaia di eventi tra mostre, dibattiti e incontri consultabili a questo link, ci sono anche dei "progetti speciali e di messa a sistema" per Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, si tratta di interventi che vanno oltre il calendario di iniziative e che sono stati pianificati per restare sul territorio: musei, centri, parchi, giardini.

Dei veri investimenti che si, verranno iniziati nel corso del 2018 ma che fanno parte di un piano integrato per la crescita della città.

Il primo è "Al Medina al Aziz": un parco che racchiuderà il Palazzo della Zisa, i Giardini della Zisa, e i Cantieri culturali alla Zisa e che verrà gestito come organismo unico.

Nascerà anche il parco Casina Cinese - Pitrè che racchiuderà la Casina Cinese, il Museo etnografico “Giuseppe Pitrè” e la Città dei Ragazzi e verrà aperto palazzo Butera, figlio diretto di Massimo e Francesca Valsecchi, un nuovo museo d'arte contemporanea.
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Un altro museo è la Casa Museo dei Diritti multimediale di arte contemporanea, uno spazio che approfondirà il tema dei diritti della persona.

Ecco poi il Complesso Sabir: un centro di Cultura Araba e del Mediterraneo e sede di BAM - Biennale Arcipelago Mediterraneo al complesso dell’ex Convento di San Francesco

A Palazzo Fernandez sarà realizzata la Gipsoteca unificata della Città dI Palermo di cui faranno parte le collezioni di palazzo Ziino e dell’Accademia di Belle Arti. Tra le novità, verrà restaurato e installato il gruppo scultoreo “La battaglia di Dogali” di Benedetto Civiletti, e si inaugurerà a giugno, a cantiere aperto, una mostra sulla collezione degli eredi dello scultore palermitano.

Quando la biennale Manifesta lascerà Palermo alla fine dell'anno, il Teatro Garibaldi, adottato come sede e hub dall'organizzazione, verrà rimesso in funzione recuperando il proprio ruolo di riferimento per la ricerca e la sperimentazione teatrale europea e del Mediterraneo.

Dopo 500 anni torna ad esserci una Sinagoga a Palermo: ha trovato sede nell’oratorio di Santa Maria del Sabato per concessione di Sua Eccellenza l’Arcivescovo Corrado Lorefice.

Ancora musei: quello della Strumentazione navale, il Museo della Vespa (sarà in via Maqueda), il Museo della Maschera palermitana e dei suoi personaggi popolari storici, da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, a Beppe Schiera, a Pietro Fudduni, il Museo della Radiologia e infine il "No mafia memorial".

Nascerà una biblioteca nonché punto di raccolta delle letterature islamiche "Giorgio La Pira" e verrà ricollocato l’altare del Gagini nella cappella dedicata che sarà anche utilizzata per altre iniziative culturali allo Spasimo, dove verrà realizzata anche la tavola che riprodurrà in altissima definizione il dipinto “Santa Maria dello Spasimo” di Raffaello.

Sempre allo Spasimo nascono le "Officine Culturali allo Spasimo": verranno recuperati i locali originali di ospedale, obitorio e mensa e parte del complesso monumentale. Alla fine i locali verranno destinati a ospitare attività di innovazione e ricerca in ambito culturale seguendo un modello simile a quello sviluppato per i Cantieri culturali alla Zisa.

A Palazzo Tarallo verrà aperta la Biblioteca del Patrimonio e delle Eredità Immateriali di Palermo e verrà inaugurato uno spazio aperto a tutte le fedi praticate nella città di Palermo in via San Giovanni Di Dio.

Dopo il restauro ultimato lo scorso anno e dopo l’assegnazione temporanea a Manifesta, la chiesa dei Santissimi Euno e Giuliano alla Magione verrà destinata a sede dei Cavalieri di Malta e alle loro attività culturali.

Un'iniziativa complessiva è quella che prevede l'integrazione delle biglietterie e delle offerte turistiche e culturali di Palermo: una sorta di portale unico.

Tra i progetti anche un acquario cittadino, una Casa delle Scienze al Gasometro, l'ampliamento dell'Arsenale Borbonico e del Museo del Mare e uno Spazio da dedicare al “Genio di Palermo”.

Infine ecco i cambiamenti alla Kalsa e al Porto: una vera "messa a sistema" del Circuito Kalsa e del Waterfront che comprende l’apertura pedonale tra Palazzo Butera (restaurato e aperto dai Valsecchi) e il complesso dello Steri e l'ampliamento del circuito a tutte le principali istituzioni culturali e centri nevralgici inclusi il Museo delle Marionette Antonio Pasqualino, il Teatro Libero, il Complesso monumentale dello Spasimo, l’Oratorio dei Bianchi, l’ex Chiesa di S. Mattia, Galleria regionale di Palazzo Abatellis, Teatro Ditirammu.
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