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Palermo, gioiello che cresce: parla il "Financial Times"

Palermo, dal collasso a meta turistica consigliata. La città, premiata sul quotidiano londinese “Financial Times”: cibo, cultura e lotta alla criminalità contro ogni incredulità

  • 12 ottobre 2015

Palermo premiata per bellezza, cibo ed esempio di rinascita economica, ma a dirlo non sono gli italiani.

Sembra che i nostri ammiratori più prossimi siano proprio gli inglesi, i quali descrivono la città come “gioiello incantevole, una volta prossimo al collasso e sbiadito, ma che oggi supera le aspettative con la sua offerta culturale vivace".

A dirlo è la giornalista Emily Mullan del quotidiano “Financial Times” di Londra, tra i più letti e prestigiosi nel campo economico-finanziario.

Nell'articolo (leggi la versione online), che compare nello spazio dedicato alle mete turistiche consigliate, vengono descritti tantissimi luoghi della città da visitare, sia essi per gli aspetti culturali, come il Teatro Massimo, il Politeama, il Teatro Ditirammu, ma anche la Galleria FPAC dei Quattro Canti e il Museo Salinas, sia essi come semplici luoghi "che danno appieno il senso di Palermo", come via Libertà o il quartiere Kalsa.

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«Palermo – scrive ancora la giornalista - non è certo la scelta naturale per i visitatori per la prima volta in Italia, ma la sua complessità oscure hanno attirato artisti e scrittori per secoli». Una bellezza che non invecchia insomma, e che investe sulle risorse, specialmente enogastronomiche e turistiche, distinguendosi oggi per la lotta alle ormai note e internazionali “bustarelle”.

Orgoglio anche dal sindaco Leoluca Orlando: «Abbiamo una ulteriore conferma del ritrovato appeal della città per il turismo internazionale - dichiara– con l'interesse sempre più crescente dimostrato sia dal settore low-cost sia dal turismo di fascia medio alta. I numeri da record del porto e dell'aeroporto testimoniano come il settore sia in costante crescita e proprio per questo l'impegno dell'Amministrazione è mirato a sempre più favorire nuovi e migliori servizi, che sono certamente il migliore strumento promozionale della città».

Essere citati tra le pagine di un prestigioso giornale inglese? Una fama da non sottovalutare, e soprattutto supervalutare, dal momento che la crescita (qui parlano fonti locali ndr) è sì evidente, ma ancora lunga e critica.

E la prossima volta, ci auguriamo che a elogiare la nostra bella terra siano anche i suoi cittadini, amanti troppo silenziosi e forse troppo spesso battuti dai rivali stranieri.

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