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Palermo, una nuova realtà: il Campus Lincoln

Inaugura a Palermo il primo grande complesso scolastico stile Usa: un polo d’eccellenza per giovani orientati all'istruzione, allo sport e alla condivisione

Balarm
La redazione
  • 11 maggio 2009

Da un sodalizio importante tra pubblico e privato, nasce a Palermo, immerso nel verde di Villaggio Ruffini, un polo d’eccellenza. È il Campus Lincoln, primo grande complesso scolastico stile Usa: un luogo in cui l’istruzione si fonde con lo sport e il tempo libero. Palestre attrezzate, aule a norma, una piscina, un campo da basket, sei campi da tennis, un auditorium, un asilo nido, una biblioteca, una mensa con annessa la caffetteria, ma soprattutto una struttura residenziale con 220 posti letto: sarà tutto questo il Campus Lincoln, pronto ad ospitare quei giovani pieni di voglia di cultura, di crescita, sport e di condivisione. Così, proprio a Palermo, in un’area tra le più povere di servizi e di attrezzature per la realizzazione e la gestione di una scuola superiore, nasce la struttura, grazie all’entusiasmo di chi ha creduto e portato avanti il progetto, in via Eleonora Duse, tra la vegetazione che circonda l’area dove di recente il Comune di Palermo ha avviato un piano di riqualificazione.

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«Per noi, che abbiamo studiato all’estero, è normale concepire una scuola che sia anche residenziale con campi sportivi, biblioteche e ristoranti. In Europa è così, e abbiamo voluto dare anche ai giovani palermitani l’opportunità di studiare in un vero e proprio campus». Sono le parole di Giuseppe Tumminelli (nella foto a sinistra), uno dei due dirigenti della Lincoln Srl insieme a Massimo Muscato (nella foto a destra), che possono ormai ritenersi d’arte nel settore; la famiglia Muscato vanta alle spalle una grande tradizione in fatto di scuole paritarie, avendone gestite già dal secondo dopoguerra (tra licei e istituti tecnici).

Per definire l’intero progetto, commissionato ad un studio di professionisti, tra cui quattro ingegneri e un architetto (tutti siciliani e under 35), ci vorranno altri cinque anni, ma due blocchi verranno completati a breve, ed è proprio qui che la scuola si trasferirà in primavera. Ma non sarà solo l’utenza scolastica a giovare della struttura. Infatti, anche la collettività e la cittadinanza intera potrà usufruire degli impianti sportivi, delle biblioteche, dell’asilo nido e dell’auditorium. «È stato molto importante e significativo - continua Tumminelli - poterci rendere conto delle professionalità d’eccellenza che esistono nella nostra terra. Ci siamo avvalsi delle competenze specifiche di circa quindici imprese tutte diverse, che, da quando è stato avviato il cantiere, hanno lavorato ininterrottamente, con grande cura per i dettagli».

Così la Lincoln Srl, che fa parte di Confindustria, lancia messaggi ottimistici al mondo dell’imprenditoria siciliana: «Bisogna avere fiducia e credere in questa terra – continua Tumminelli - così per noi che crediamo profondamente nel futuro della Sicilia e vogliamo assicurare un futuro migliore ai giovani e ai nostri figli, fin da subito abbiamo creduto fortemente in questo progetto. E quando un’attività privata interviene sul territorio con delle idee valide anche le banche le supportano. Adesso, nonostante qualche notte insonne, non vedo l’ora di raccogliere i primi frutti». Così con il supporto dell’amministrazione comunale e il sostegno finanziario di Banca Nuova, la nuova realtà che sta per nascere a villaggio Ruffini darà posti di lavoro a circa 150/200 docenti.

Estrema attenzione è stata rivolta poi all’architettura, infatti lo studio al quale è stata commissionata l’opera ha pensato a particolari tecnici all’avanguardia ed anche eco-compatibili: dalle facciate ventilate, al brise-soleil (dei pannelli di lamiera forata che hanno la caratteristica di essere leggeri, sia come struttura che come percezione visiva, ma tuttavia solidi e duraturi), con estrema attenzione sia ai criteri antisismici che all’impatto ambientale. Così è possibile trovare nella struttura molte bioarchitetture, pannelli solari per il fabbisogno energetico, ma anche tetti-giardino, senza tralasciare l’idea della dinamicità, del movimento, e soprattutto, del luogo di incontro, è anche prevista la connessione wireless gratuita su tutta la superficie del campus. Inoltre, da una convenzione stipulata con l’Amministrazione comunale di Palermo, sono state anche stanziate delle borse di studio per i studenti più meritevoli, per cui l’Istituto si impegna a darne due per ogni classe dei corsi.

L’intera opera, che verrà completata nel 2014, prevede sei costruzioni per una superficie coperta di 4.210 metri quadrati e 16.857 di area verde circostante, dove, oltre al Campus Lincoln verrà ospitata anche l’Università di Malta (Link Campus), con corsi di studio che apparterranno principalmente a due aree: quella economica e quella giuridica, che alla fine, rilasceranno agli studenti dei titoli riconosciuti, a tutti gli effetti di legge, sia in Italia che all’estero.

La storia del Campus Lincoln sembra così calcare quella della Columbia University, una delle università più all’avanguardia d’America, progettata da Renzo Piano e sorta ad Harlem, un quartiere di New York: allora si concepì un nuovo modo di fare architettura orientata alla socialità. Infatti alla Columbia, così come al Campus Lincoln, l’architettura non è un’imposizione verticale sul territorio e i suoi abitanti, ma diventa un movimento che non può prescindere dalla compartecipazione degli abitanti e dall’interazione con il territorio. Il Campus è aperto ai visitatori sin da adesso. Per maggiori informazioni, inoltre, è possibile anche visitare il sito Internet ufficiale all’indirizzo web www.campuslincoln.it.

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