Com'era Palermo nel 1935? Adesso non è più da immaginare ma da vedere, viaggiando virtualmente su una mappa georeferenziata ideata da Giovan Battista Vitrano
Il mare arrivava a lambire le mura delle Cattive, il giardino di villa Trabia era molto più esteso e c'era perfino un fiume che costeggiava villa Sperlinga. Palermo negli anni è cambiata radicalmente e adesso è possibile fare un viaggio all'indietro nel tempo grazie a una
mappa georeferenziata.
Con il termine
georeferenziazione si intende l'attribuzione di un'informazione a una precisa dislocazione geografica ed è stata creata digitalizzando mappe della città di epoche diverse.
Basta muovere il cursore sulla Palermo di oggi vista dall'alto per aprire un varco temporale e volare virtualmente sopra tutte le differenze con ieri. Si può scegliere di esplorare tre annate:
1935, 1956 e 1987 e si può anche scegliere se visualizzare la mappa satellitare, la standard o le mappe di Google satellitare e - perfino! - road.
A crearla è stato Giovan Battista Vitrano,
un dipendente del Comune di Palermo impegnato nell'Area tecnica della riqualificazione urbana e delle infrastrutture, dopo che si è scontrato con una mappa di Trento del 1915 digitalizzata, messa a confronto con una attuale e resa disponibile al pubblico.
La procedura completa messa in atto da Vitrano e spiegata con sue parole si trova sul portale di
Open Data Sicilia, l'iniziativa che vuole diffondere la cultura dell’
open government e le prassi dell’open data. L’obiettivo comunque era chiaro: costruire un atlante dove poter
confrontare velocemente le carte storiche con la città dei nostri giorni.