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Piano Traffico Urbano 2013: a Palermo ritorna la ZTL?

Presentato il Piano Traffico Urbano per Palermo, il primo che arriva al voto del Consiglio comunale dal 1998: telecontrollo, AMAT, ZTL,

  • 28 marzo 2013

Quando si parla di mobilità c'è poco da fare, la reazione di ogni palermitano è sempre la stessa: si alzano gli occhi al cielo, si scuote la testa, si liquida l'argomento con un po' di stizza. Perché diciamocelo, fino ad adesso i metodi per gestire traffico e mezzi non sono stati certo i migliori, e chi abita a Palermo lo sa bene, tanto da scegliere di mettersi in “viaggio” sempre con largo anticipo anche quando ci si deve recare in luoghi non troppo lontani. Per ovviare a questo problema, mercoledì 27 marzo è stato presentato il Piano Generale del Traffico Urbano, un piano di validità biennale che ha già avuto l'approvazione di sei Circoscrizioni.

Migliorare non è certo facile, ma bisogna provarci. E con un misto di disappunto veniamo a conoscenza del fatto che quello in questione è il primo piano urbano che arriva al voto del Consiglio comunale dal 1998. Disappunto che non nasconde neanche il sindaco Leoluca Orlando: «Questo - ha affermato - è indice di quanto grave sia stata la disattenzione al tema della mobilità negli ultimi anni. Il Piano costituisce uno strumento a breve termine, che è però fondamentale per avviare la preparazione di tutti gli strumenti normativo/urbanistici che sfociano poi nei piani particolareggiati e nel Piano urbano della mobilità, che si integra con il Piano regolatore».

Di fatto dunque il Consiglio Comunale, così come tutti i cittadini, vorrebbero vedere migliorate le condizioni di circolazione. Sarà fattibile? Secondo l'Assessore alla mobilità Tullio Giuffrè, che ha sintetizzato gli obiettivi e illustrato il piano, «l'obiettivo che certamente il Consiglio comunale farà proprio è quello di un miglioramento complessivo delle condizioni di circolazione, della sicurezza stradale rivolta a tutti gli utenti della strada alla riduzione degli inquinamenti ed il risparmio energetico».

Nel complesso dunque, saranno attuati dei provvedimenti per favorire il trasporto pubblico, in modo tale da far diminuire il numero di veicoli privati che affollano le strade palermitane. Gli accorgimenti in tal senso sono molteplici, e partiranno da una revisione del piano delle corsie riservate ai mezzi pubblici, e proseguiranno avviando un sistema telematico di controllo transiti nelle corsie riservate e riprendendo il telecontrollo della flotta pubblica.

Proprio riguardo al sistema del trasporto pubblico l'assessore Cesare Lapiana ha sottolineato il ruolo fondamentale dei rapporti con l'AMAT, responsabile del trasporto pubblico in città, affermando: «Avere un Piano del traffico permette di redigere un contratto di servizio basato su dati concreti, sulla conoscenza reale dei piani di mobilità in città, su stime attendibili sull'utilizzo del mezzo pubblico da parte degli utenti. Questi strumenti permettono in ultima analisi di utilizzare ed investire al meglio le risorse per fornire servizi più efficienti».

Tra gli altri procedimenti, spiccano la nuova localizzazione di aree pedonali in ciascuno dei quattro mandamenti del Centro Storico. Le aree pedonali passeranno da circa 40 a circa 80. Torna inoltre a profilarsi la creazione di una zona a traffico limitato per i veicoli meno eco-compatibili, che riguarderà il Centro Storico e si estenderà fino all’asse Notarbartolo-Duca della Verdura. Si prefigura anche la possibilità di istituire altre ZTL in luoghi significativi e spesso davvero troppo trafficati: le borgate marinare di Mondello e Sferracavallo, i mercati storici, e il Parco della Favorita, che andrebbero ad allinerarsi con le prospettive di riqualificazione territoriale e promozione del turismo.

Altro punto molto interessante per i palermitani di oggi, che già per via del caro benzina hanno deciso di lasciare a casa l'auto, è quello riguardante le piste ciclabili: nel piano è prevista la creazione di una "rete ciclabile" che stima che la rete finale passi da circa 8,5 a 40 km. All'aumento della rete si adattaterà inoltre anche il futuro regolamento viario comunale, con un sistema di "paletti" normativi e tecnici che per ogni strada chiariranno la tipologia di traffico ammesso.

Un piano dunque che teoricamente dovrebbe facilitare la vita dei cittadini stressati, e limitare quel diffuso malcontento di tutti gli utenti della strada. Ma è proprio la parola "teoricamente" a tenere sull'attenti, perché si sa, teorizzare è facile. Attuare, invece, è un altro paio di maniche. «È evidente - ha detto il sindaco Orlando - che siamo di fronte ad una sfida, rappresentata in modo esemplare dai numeri sulle aree pedonali e sulle piste ciclabili. Si tratta di una scelta integrata con le altre proposte a cui stiamo lavorando o già presentate, per esempio il Piano triennale delle opere pubbliche, che ha previsto parimenti un aumento della superficie ciclabile in sicurezza e che è lo strumento per individuare i fondi da utilizzare».

Pertanto, una sfida. Che per il bene di Palermo ci auguriamo si possa vincere. Perché una città ben organizzata è una città che sensibilizza all'ordine e alla correttezza. E di questo si sa, c'è sempre tanto bisogno.

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