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Presidenza della Regione: arrivano i primi nomi

Già in campo i primi candidati per la poltrona di governatore della Sicilia; tra indiscrezioni e auto-candidature i partiti si muovono in vista delle regionali

  • 14 luglio 2012

Fabio Granata, Nello Musumeci, Rosario Crocetta, Claudio Fava e Gaspare Sturzo. Ecco i primi nomi per la Presidenza della Regione. Lombardo non si è ancora dimesso ma già, tra indiscrezioni e rumors, i partiti si muovono per le prossime elezioni regionali. Il toto-nomi è frutto principalmente di autocandidature, proposte, petizioni sui social network, ma di scelte programmatiche o alleanze tra partiti non sembra esserci, per il momento, nemmeno l’ombra. Le segreterie sono al lavoro per individuare chi sostenere nella corsa alla presidenza della Regione ma i candidati sembrano più avanti, infatti, spuntano già i primi manifesti elettorali.

Il primo a scendere in campo è stato Rosario Crocetta, ex sindaco di Gela, europarlamentare del Pd, sostenitore di Fabrizio Ferrandelli nella corsa a sindaco di Palermo, ha deciso di scendere in campo in prima persona «per contribuire a liberare la Sicilia», e farne una «terra libera dal malaffare e dalla mafia». Fabio Granata, proposto da Fli per il Nuovo Polo, non raccoglie particolari entusiasmi perché l’Mpa, partito di Lombardo, sogna la candidatura di Massimo Russo, assessore regionale alla Salute. L’ex viceministro Adolfo Urso ha lanciato l’ipotesi della candidatura alla presidenza della Regione siciliana del leader de La Destra siciliana Nello Musumeci.

Claudio Fava, figlio di Giuseppe ucciso dalla mafia nel 1984, invece, è stato proposto da un gruppo di intellettuali e personalità della società civile (tra questi Pina Maisano Grassi, Dacia Maraini, Nando Dalla Chiesa, Giuseppe Fiorello, Franco Battiato), mentre Gaspare Sturzo, pronipote di Don Sturzo, magistrato di professione, è candidato con il neonato partito “Italiani Liberi e Forti”. Il M5S di Beppe Grillo “tenta” invece Antonio Ingroia, pm palermitano, che non disdegnerebbe l’ingresso in politica. Sembrerebbero solo ipotesi, per il momento le candidature di Sonia Alfano, figlia di Beppe e presidente della commissione Antimafia Ue, e di Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia.

E le coalizioni? Pdl e Pd attraversano un periodo molto complicato tra tensioni e fratture interne. Le allenze, dunque, sono ancora tutte da stabilire, i giochi non sono ancora stati fatti, con l'Udc di Casini, possibile ago della bilancia. Nulla è stato ancora deciso.

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