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Primarie: il programma di Fabrizio Ferrandelli

Ferrandelli chiama il suo programma "C'è futuro a Palermo" e punta su una città partecipativa, su una cittadinanza vicina alla vita politica e amministrativa

Balarm
La redazione
  • 2 marzo 2012

Balarm, in vista delle imminenti Primarie del centrosinistra di domenica 4 marzo, vi illustra i programmi dei quattro candidati. Dopo Davide Faraone, Antonella Monastra e Rita Borsellino, è la volta di Fabrizio Ferrandelli che chiama il suo programma "C'è futuro a Palermo" e punta su una città partecipativa che avvicini la cittadinanza alla vita politica e amministrativa e la renda consapevole del bilancio e delle decisioni comunali, attraverso assemblee trimestrali e un’anagrafe pubblica degli eletti (con la possibilità di visionare attraverso una sistema on line le decisioni, le votazioni e le presenze). A questo si aggiunge la diretta tv delle sedute del Consiglio Comunale.

Per ottimizzare la trasparenza e la velocizzazione dei procedimenti burocratici Ferrandelli propone la creazione di un sistema che permetta di seguire l'iter della propria procedura con indicazione del responsabile del procedimento in questione. A questo si aggiunge una promessa di snellimento e di informatizzazione delle procedure, una riorganizzazione del personale secondo competenze e servizi alla cittadinanza e la creazione di un catasto degli appalti con garanzia di durata delle opere, taglio consulenze esterne e valorizzazione delle competenze interne; tra le procedure di informatizzazione anche l'istituzione di un albo pretorio telematico.

Tra le proposte principali spicca quella di creare opportunità di lavoro senza compromettere risorse ambientali, proteggendo i beni comuni. Occhi puntati sul futuro dei giovani: bisogna bloccare la “fuga dei talenti”, valorizzando le capacità dei siciliani, sviluppando microcrediti finalizzati all’avvio dell’impresa. Tante le possibilità, che potrebbero partire dalla creazione di centri commerciali naturali e dalla valorizzazione dei mercati storici. Il progetto di una città nuova passa attraverso lo sviluppo degli investimenti su energie rinnovabili, da applicare a tutti gli edifici comunali, che potrebbero così produrre energia autonomamente: l'introduzione di pannelli ad energia solare in tutte le strutture comunali creerebbe un indotto occupazionale. Il candidato punta poi sullo sviluppo economico attraverso la ricettività turistica e la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed ambientale.

Tra le idee di Ferrandelli c’è la visione di una città sostenibile ed ecologica, che passa attraverso il risanamento delle coste, l’utilizzo di energie rinnovabili ed il potenziamento della raccolta differenziata e dello smaltimento dei rifiuti. Più zone verdi con parchi e giardini, aree pedonali, mobilità sostenibile, piste ciclabili. E poi c’è la cultura, investimento produttivo in grado di creare economia per la città: le azioni sono dunque la promozione della cultura tradizionale, contemporanea e sperimentale, e la promozione di artisti e maestranze locali in città e all’estero. Poi c'è la necessità di regole certe sui bandi pubblici, sull'utilizzo di spazi culturali e sui finanziamenti pubblici.

C'è anche una Palermo che guarda ai bambini nelle idee di Fabrizio Ferrandelli, fatta di attenzione per i servizi all’infanzia, di ludoteche, biblioteche, parchi gioco e giardini. Punti fondamentali sono poi scuole più sicure e la promozione di servizi sportivi e ricreativi. C’è spazio anche per la tutela di differenti religiosità e culture, la quale passa attraverso il rispetto di luoghi di culto e la creazione di un dialogo inter-religioso ed interculturale, per una visione di pace nel centro del Mediterraneo. La città si apre poi al resto della comunità europea con l' istituzione dell’Ufficio Europa presso il Comune di Palermo, al fine di stimolare sinergie pubbliche e private in grado di attrarre investimenti esteri e fondi comunitari. Maggiori approfondimenti su www.ferrandelli.it

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