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Primarie: il programma di Davide Faraone

Davide Faraone propone le sue "cento idee per Palermo": si parte dalla buona politica per arrivare a cultura, musica, turismo, sport, ambiente e mobilità

Balarm
La redazione
  • 28 febbraio 2012

Balarm, in vista delle imminenti Primarie di domenica 4 marzo, vi illustra i programmi dei quattro candidati. Dopo il programma di Fabrizio Ferrandelli, Antonella Monastra e Rita Borsellino, continuiamo con quello di Davide Faraone. Il “sindaco di nuova generazione” parte da cento idee per Palermo per costruire il proprio programma elettorale: si spazia da proposte per una buona politica ed una buona amministrazione fino a cultura, musica, sport e turismo, progetti su ambiente e mobilità, formazione, impresa e lavoro.

Tra le proposte quella di dimezzare il numero dei componenti della Giunta Comunale: la squadra sarà composta da sole 8 persone, 4 donne e 4 uomini; e poi eliminare le auto blu. Il Sindaco stabilirà il lunedì mattina come giorno di ricevimento dei cittadini e sul sito del Comune saranno pubblicati i dati riguardanti le presenze, lo svolgimento dei lavori delle giunte, dei consigli comunali, delle commissioni e i loro risultati, gli stipendi, gli emolumenti di tutti gli amministratori.

Per dire basta agli imboscati la macchina amministrativa comunale subirà un’immediata e radicale riorganizzazione, in nome dell’efficienza e del merito: il personale comunale dovrà essere costantemente formato, motivato e orientato. Molta attenzione è posta nei confronti delle dirette responsabilità dei dirigenti dell’assessorato e delle Imprese, chiamati a rispondere per eventuali ritardi nella realizzazione di un progetto di sviluppo aziendale che preveda incremento occupazionale.

C’è anche un ampio capitolo dedicato alle tecnologie informatiche: Wi-fi libero e gratuito in 25 piazze della città; un sito del comune che diventi un social network; una pen drive “e-friend” per ogni cittadino per richiedere da casa i certificati; un sistema telematico che consenta di abolire la carta; l’utilizzo di software open source in ogni ufficio, per abbattere i costi, il telerilevamento computerizzato per contrastare le illegalità, la pec, la firma digitale e finalmente l’anello telematico; in occasione delle gare con aste per la fornitura di servizi/materiali al Comune, ricorso a gare on-line, rapide ed al riparo da qualsiasi distorsione esterna, attraverso la metodologia già sperimentata in molti comuni dell’e-procurement.

Nel settore scuola Faraone si propone di azzerare in due anni le liste d’attesa degli asili nido e prevede nel piano regolatore nuove strutture per asili, la cui realizzazione è ferma agli anni ’90. Il sindaco per tutto il primo anno di mandato visiterà una volta a settimana una scuola cittadina e prevede un piano straordinario di manutenzione delle scuole comunali. Reggio Emilia sarà intesa presa come modello nel settore scuola, con cui avviare immediatamente un protocollo d’intesa per la formazione permanente del personale degli asili e delle scuole materne.

Altro obiettivo è l’azzeramento dell’iter infinito per aprire un’attività in città: attraverso una semplice segnalazione certificata di inizio attività si potrà dare vita immediatamente all’idea imprenditoriale in modo da creare condizioni per creare sviluppo e occupazione. Sarà a carico del comune controllare in seguito che l’impresa rispetti tutte le norme vigenti e nel caso contrario punirla severamente. Faraone avverte anche la necessità di indirizzare gli interventi di edilizia residenziale pubblica verso il recupero del tessuto storico esistente sia nel centro storico sia nelle aree degradate della periferia e delle borgate storiche, prevedendo anche l’insediamento di edilizia economica e popolare attraverso il recupero del patrimonio immobiliare esiste ma fatiscente. Sono 100 i luoghi da riqualificare entro il 2017.

E poi c’è la realizzazione del parco urbano del fiume Oreto, con un piano di riqualificazione del bacino idrografico per la realizzazione di tutti gli impianti di depurazione dei comuni che scaricano illegalmente nel fiume e l’ eliminazione di tutti gli scarichi abusivi, compresi quelli stagionali. Si punta all’istituzione di un tavolo del bacino idrografico con i Comuni che ricadono nell’area e la provincia Regionale di Palermo, per approntare l’agenda degli interventi urgenti e necessari per la riqualificazione del fiume e lo svolgimento di una rigorosa azione di controllo ambientale e di repressione degli interenti abusi e di degrado. Maggiori approfondimenti sul sito www.davidefaraone.it

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