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Primarie: il programma di Rita Borsellino

Risanamento e trasparenza: sono alcuni dei punti programmatici del progetto "Palermo Bene Comune" di Rita Borsellino, che mira al rilancio della città

Balarm
La redazione
  • 29 febbraio 2012

Balarm, in vista delle imminenti Primarie di domenica 4 marzo, vi illustra i programmi dei quattro candidati. Dopo i programmi di Fabrizio Ferrandelli, Davide Faraone e Antonella Monastra, continuiamo con quello di Rita Borsellino. Risanamento, rilancio, trasparenza: sono i punti programmatici del suo progetto “Palermo Bene Comune”. Il programma include sia idee a costo zero sia da progetti onerosi, che richiedono risorse esterne, come fondi europei e fondi nazionali per le aree disagiate. Nella visione della Borsellino c'è una Palermo dotata di mobilità sostenibile, che mira ad un intervento, fatto di formazione e servizi alle impresse che mira allo sviluppo integrate dell’ Area Vasta, porzione di territorio che si estende dall’aeroporto di Palermo a Termini Imerese e da qui può espandersi al resto della Sicilia, del Mezzogiorno e del Mediterraneo.

Si punta anche su Palermo come città di mare, attraverso la riqualificazione del waterfront e dei porti turistici, e la restituzione alla cittadinanza di spazi che attualmente sono negati, il tutto nell'ambito di progetti urbanistici partecipati e a impatto zero.

E ancora, il piano di interventi continua con l’implementazione di una rete produttiva a chilometri zero, che abbracci mense scolastiche e aziendali, la trasformazione del ciclo dei rifiuti in motore di sviluppo e fonte di guadagno. Si punta alla riorganizzazione dell’amministrazione comunale in termini di trasparenza ed efficienza per fornire servizi pubblici di qualità e alla semplificazione burocratica per imprese e cittadini. Una città policentrica, in grado di integrare centro e periferia attraverso la promozione dell’impresa sociale e l’emersione e la valorizzazione delle economie di prossimità (ambulanti, cibo di strada e attività economiche generalmente definite di sussistenza) che sappia proiettarsi verso un turismo integrato, che metta a regime mobilità, aree urbane pedonalizzate, l'offerta di servizi, la promozione delle tradizioni artigianali e gastronomiche e quella della cultura e gestione dei beni culturali. La cultura dovrà essere promossa anzitutto a partire dalla macchina comunale: si parla infatti di professionalità e risorse competenti e dell'attivazione degli spazi restaurati ma ancora non fruibili; si continua con la proposta di una biblioteca in ogni quartiere e di un sistema di servizi in grado di includere le produzioni cinematografiche e televisive.

Nel progetto "Palermo Bene Comune" la città si trasformera in una autorità in grado di gestire parte dei fondi strutturali europei fondi strutturali europei e di integrarli con risorse regionali, risorse private attraverso strumenti di cooperazione tra pubblico e privato, project financing, credito e risorse finanziarie disponibili, pubbliche o private, Cassa depositi e prestiti, Banca europea degli investimenti. Spazio anche alla costituzione di una rete di presidi di solidarietà nei quartieri fatti di servizi socio-assistenziali e sanitari, che includano anche gli immigrati. E ancora: scuole aperte anche il pomeriggio, dotate di strutture che potenzino l'attività sportiva di base, nei grandi e piccoli impianti sportivi e nelle palestre scolastiche. Si punta anche sull'apertura di nuovi asili, per garantire la copertura totale delle liste d'attesa, e sulla riqualificazione dei parchi urbani e delle altre aree verdi. Per maggiori approfondimenti è possibile consultare il sito www.ritaborsellino.it

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