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Slittano i grandi eventi in Sicilia. Di chi è la colpa?

Slittano i grandi eventi organizzati in Sicilia e cofinanziati dall'assessorato regionale al Turismo. Di chi è la colpa? Burocrazia, funzionari, patto di stabilità?

  • 23 agosto 2012

A proposito di “Castelbuono Jazz Festival” e di altre manifestazioni che stanno slittando in Sicilia, ognuno dice la sua. C'è chi dà la colpa alla Regione, chi al Comune, chi alla Corte dei Conti, chi ai funzionari, chi al patto di stabilità. La verità è che tutta una serie di circostanze negative stanno lasciando l'estate isolana senza eventi.

La cosa positiva in tutto ciò però c'è. Finalmente, soprattutto la parte politica, si sta rendendo conto di quanto un festival, un evento, una mostra, una rappresentazione teatrale non sia fine a se stessa ma crei un indotto lavorativo notevole.

Io parlo per il “Castelbuono Jazz Festival”. In questo delizioso centro nel cuore delle Madonie è tutto prenotato da mesi (alberghi, case vacanza bed and breakfast) e quindi di conseguenza anche ristoranti, bar e quant'altro che per quel periodo lavorano con utenza che viene da fuori e non con quella abituale castelbuonese.

Un esempio per tutti il mio amico Giuseppe, proprietario del ristorante al Castello che per i giorni del festival assume del personale extra per poter far fronte alla grossa affluenza. Quando salta o viene spostato un concerto o un festival ci sono tecnici, trasportatori, musicisti, agenzie di viaggio, alberghi, autonoleggi, tipografie che perdono lavoro e le agenzie di produzione costrette a pagare penali molto onerose e a perdere centinaia di euro di biglietti aerei (perchè i biglietti aerei vanno fatti con largo anticipo necessariamente).

E tutto questo non è uno scherzo. Del resto bisogna far capire a coloro che dietro uno pseudonimo dettano sentenze facendo di tutta un erba un fascio, che in questo settore c’è chi non riesce a pagare le bollette, non è affatto ricco, non mangia in ristoranti di lusso e forse possiede solo una panda di seconda mano.

È come dire che se c’è un primario d’ospedale disonesto perché dirotta le visite nella sua casa di cura privata, tutti i medici indistintamente sono disonesti. O come dire che il costruttore onesto è uguale al costruttore che risparmia sul cemento mettendo a repentaglio la vita di tanta gente. O come dire che se c’è un politico disonesto tutti i politici sono disonesti.

Dai disonesti anche noi prendiamo le distanze. Questa è una categoria di lavoratori come lo sono i forestali e gli operai della Fiat e tanti altri. Smettiamola con le accuse gratuite nei riguardi del settore.

E a coloro che dicono che si può fare pagare il biglietto senza attingere da soldi pubblici rispondo che nelle manifestazioni organizzate dalla Regione non è possibile fare pagare perché sono manifestazioni per l'incremento turistico. La cultura, la ricerca, l'istruzione e la sanità sono dei settori che devono necessariamente essere sostenuti dalla cosa pubblica.

Se oggi abbiamo in Sicilia il Teatro Massimo, la Cattedrale di Monreale, la Cattedrale di Noto, Villa Igiea ed una infinita lista di beni culturali che il mondo ci invidia, è perché alle spalle dei grandi artisti d'un tempo c'erano i mecenati che sovvenzionavano le grandi opere anche nel mondo del teatro della musica e del cinema. Oggi grandi famiglie come i Florio che amavano l'arte non ci sono più e dunque questo ruolo è passato alla politica.

Sicuramente nel settore della cultura, dello spettacolo, dell'intrattenimento, ci sono dei cialtroni e siamo i primi noi a prenderne le distanze, ma bisogna rispettare quelli che questo lavoro lo fanno seriamente, professionalmente dando grossi risultati e mettendo la propria competenza al servizio del turista che viene in Sicilia. Altrimenti smettiamola di usare quella frase che ormai è diventata un luogo comune: La Sicilia deve vivere di turismo.

Il “Castelbuono Jazz Festival” non salta, non chiude ma è semplicemente spostato di qualche giorno e quindi sarà nostra cura comunicare tempestivamente e con tutti i media possibili, la data d'inizio del festival per far si che il nostro affezionato, fedele e numeroso pubblico possa riorganizzarsi per tornare a Castelbuono.

Quello che chiedo a tutti coloro da cui dipende tutto ciò è di accelerare l'iter burocratico necessario. Mi auguro per il futuro che l’assessorato al Turismo possa programmare i progetti estivi entro la fine del mese di febbraio con la pianificazione pubblicitaria necessaria. E per non dare la soddisfazione a tutti quelli che godono quando accadono queste cose voglio concludere con una frase del mio amico Ferruccio Barbera: ci sono i nemici della contentezza!

Angelo Butera
Direttore Artistico
“Castelbuono Jazz Festival”

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