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Manuel e Gianni adottati (anche) dalla musica: violinisti prodigio crescono in Sicilia

Due eccellenze assolute in campo musicale. Il papà Tonino Burriesci, insegnante di violino, ha fatto in modo che iniziassero a 3 e 4 anni, poco dopo averli adottati

Jana Cardinale
Giornalista
  • 15 luglio 2022

Manuel e Gianni Burriesci (Foto e Fantasie di Maria Peralta)

«Noi siamo credenti, e pensiamo che questo loro talento venga dall’alto: dobbiamo accompagnarlo, e abbiamo il compito di coltivarlo, convinti che Dio li abbia scelto anche per dare un bell’esempio.

Oggi la trasgressione sembra essere una modalità di espressione comune, invece i nostri ragazzi sono il simbolo della disciplina e di una grande vocazione che si mostra a chiunque, non solo ai giovani.

Essere credenti non significa essere bigotti, come talvolta viene inteso. Noi vogliamo pensare che con le nostre qualità migliori possiamo influenzare positivamente gli altri, dicendo così che c’è qualcosa di meglio rispetto a quello che si vede in giro».

Sono le parole di Tonino Burriesci, insegnante di violino alla Scuola media ad indirizzo musicale “Nunzio Nasi” di Trapani e papà di Manuel e Gianni, due eccellenze assolute in campo musicale che, nonostante la giovanissima età, possono vantare già una bella storia artistica proprio grazie alla passione trasmessa dal padre.
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Nella famiglia Burriesci, Manuel e Gianni arrivano piccolissimi, all’età di tre e quattro anni, quando vengono adottati e la musica funge da punto d’incontro e linguaggio principe per un dialogo armonioso con il papà.

«Hanno iniziato a suonare dopo sei mesi che erano in famiglia – dice Tonino Burriesci – iniziando con dei violini adatti alla loro statura. Prima Manuel e poi Gianni, sull’onda del suo entusiasmo».

Vederli esibirsi assieme, su un palco tra i tantissimi che calcano in tutto il territorio provinciale, regionale e anche oltre, è un’emozione in crescendo.

Vantano una partecipazione alla trasmissione televisiva “Prodigi – La Musica è vita”, con la direzione artistica di Beppe Vessicchio e la conduzione di Vanessa Incontrada, e una marea di concorsi vinti grazie a studio e sacrifici.

Oggi Gianni ha 13 anni e Manuel 14: il primo ha finito la terza media e il secondo sta studiando ragioneria in una scuola privata, perché entrambi da un paio d’anni studiano anche al Conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano - seguiti dal Maestro Ilija Marincovich - che è un'istituzione di alta formazione musicale che sta dando alla famiglia la possibilità di valorizzarli completamente, e il violino assorbe la maggior parte del tempo di entrambi.

«Fino a un PAI, che è molto lungo e complesso ed ha un proprio percorso, questo Conservatorio consentirà loro di specializzarsi come se conseguissero una laurea. Studiano almeno tre, quattro ore al giorno. Poi vanno anche in palestra, incontrano i loro amici, sono, insomma, degli adolescenti normalissimi, ma con una grande cura del loro talento».

Manuel e Gianni sono molto complici, nella vita e con il violino. Suonano anche separatamente ma l’aspetto scenico che li vede, spesso insieme, è fortemente suggestivo.

Cosa spera per loro Tonino Burriesci? «Che facciano quello che amano, con le idee chiare su quale sarà il loro futuro. Oggi internet li aiuta a interagire con il mondo e a conoscere concorsi e manifestazioni per cui sognare e su cui confrontarsi, diversamente da come era ai miei tempi.

Chiaramente vorrei che fosse la musica la loro strada. Hanno un talento straordinario, anche se riescono a viverlo con semplicità, normalizzando tutto questo, che è un aspetto positivo tipico del loro carattere e della loro bella età».

Un’attitudine che i ragazzi raccontano così: «Abbiamo visto nostro padre studiare, da bambini, e subito abbiamo chiesto se potevamo cominciare anche noi. Fin da piccoli abbiamo suonato ai compleanni dei nostri compagni per iniziare a prendere confidenza con il pubblico, e adesso ci sentiamo tranquilli di fronte alla gente.

Studiamo tante ore al giorno per il nostro futuro. Ci crediamo molto, e per noi è stato un onore essere sul palco a ritirare il Premio 91027 della Città di Paceco, luogo dove da sempre viviamo, promosso lo scorso anno dall’Associazione culturale ‘Ciuri’ con la finalità di assegnare riconoscimenti a chi ha contribuito in maniera significativa alla promozione dell’immagine della città. Siamo stati definiti ‘eccellenze’, e per questo siamo grati».

Manuel e Gianni di premi e concorsi ne hanno vinti tanti: dal Premio Internazionale Claudio Scimone al concorso “Crescendo” della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana per la ricerca di talenti musicali al XXV Concorso Nazionale per Giovani Musicisti “Benedetto Albanese” di Caccamo dove hanno avuto modo di mostrare tutto il loro talento e anche la matura tecnica di esecuzione al violino.

Manuel si è aggiudicato lì il premio assoluto tra altre decine di giovani musicisti, con l’esecuzione del concerto in Re minore opera 35 di Piotr Ilic Tchaikovsky.

Di grande successo è stata la loro performance musicale all’Istituto Scolastico “D’Aguirre-Alighieri” di Partanna nell’ambito della 6^ Settimana della Cultura svoltasi nel mese di maggio, proposti dalla stessa Associazione ‘Ciuri’ che li ha premiati a Paceco, e altrettanto esemplare è stata l’esibizione alla recente prima edizione dell’evento “Florio Fest” a Marsala.

Sempre nella città lilibetana torneranno a suonare il 27 luglio in un’attesa serata denominata Violini Parlanti, e la loro presenza è in programma anche al Parco Archeologico nel corso dell’estate.

Il loro è un violino che ha il suono dell'anima. Elegante, preciso, diretto ai cuori. Dolce e sincero come il loro ‘grazie’ rivolto al pubblico, al termine di quell’attrazione assoluta che è una loro esibizione.
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