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Mete Onlus per la Giornata della Memoria: da Palermo un video contro le storture della storia

"Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo". Mete onlus lancia una messaggio di pace in occasione del 27 gennaio

Balarm
La redazione
  • 26 gennaio 2023

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"Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo”. Nelle parole di Anna Frank è racchiuso il senso della ricorrenza che si celebra in gran parte del mondo, ogni anno, il 27 gennaio.

Ed ispirati dalle parole di Anna Frank, Mete Onlus dice "Mai più".

È questo il titolo del video, realizzato in occasione della Giornata della Memoria, per commemorare le vittime dell'Olocausto e lanciare un messaggio contro ogni stortura della storia, contro ogni ingiustizia, che come male ancestrale ha afflitto l’umanità.

Il video è stato prodotto da Mete Onlus, di Giorgia Butera, con il patrocinio dell'UNAR - Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica – e il supporto del "Movimento Italiano per la Gentilezza" e Di Marca Service.
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"Ho sempre avuto un grande amore per la cultura germanica – dice Giorgia Butera – e continuo a studiare tedesco e a conversare. Ho sempre patito quel periodo storico sociale che ha ferito l’umanità.

Il nostro è un "mai più" immediato con una riconduzione alla storia e all’impegno di Mete, che si appresta a ricordare due date importanti: il 12 febbraio la ricorrenza della Giornata mondiale contro l’uso dei bambini soldato nei conflitti armati, e il 10 febbraio il procedimento penale di Saman Abbas, in cui ci siamo costituiti Parte Civile.

Dal 2014 il nostro impegno contro i matrimoni precoci e forzati è intervenuto in ogni contesto possibile in nome della nostra Comunità Internazionale “Sono Bambina, Non Una Sposa”.

Auschwitz era un campo di concentramento nazista fondato dai tedeschi nel 1940. Nel 1942, divenne il più grande dei centri di sterminio dove venne effettuata la “Endlösung der Judenfrage”, conosciuta anche come la soluzione finale alla questione ebraica. Più di 1 milione di persone persero la vita ad Auschwitz durante la Seconda Guerra Mondiale.

Vittime uccise con le esalazioni di monossido di carbonio in stanze camuffate da locali doccia e i loro corpi vennero poi bruciati nei forni crematori.

Solo il 25 per cento dei deportati era dichiarato abile al lavoro, il restante 75 per cento (donne, bambini, anziani, madri con figli) era automaticamente condannato a morte.

Sul loro avambraccio sinistro era tatuato un numero ed era associato un contrassegno colorato che identificava le diverse categorie di detenuti: Ebrei, Rom, Sinti, Testimoni di Geova, asociali, Omosessuali, Criminali e Prigionieri Politici. Mete Onlus dice “MAI PIÙ”. Mai più Shoah, Mai più, schiave del sesso in ogni parte del mondo.

Il testo "MAI PIÙ" è scritto, letto e interpretato da Giorgia Butera. Riprese e Montaggio a cura di Alfredo Di Forti.
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