Non solo via Sadat, perché a Palermo si aprono voragini: quali sono le zone a rischio
Sul caso di via Sadat il Comune ha fatto sapere che farà partire delle indagini di stampo geologico e proprio ad alcuni esperti abbiamo voluto chiedere che succede

La buca di via Sadat a Palermo (foto da Facebook)
A dicembre, invece, un altro cedimento si era verificato nella zona di via Crispi, in prossimità di piazza della Pace. Sul caso di via Sadat, il Comune di Palermo ha fatto sapere che farà partire delle indagini di stampo geologico e, proprio ad alcuni esperti, abbiamo voluto chiedere come mai si verifichino questi fenomeni.
«Dobbiamo, prima di tutto, inquadrare l’aspetto litologico dell'area interessata. Via Sadat, come la maggior parte del sottosuolo di Palermo, è impostata su di una formazione geologica nota come calcarenite, un tipo di roccia sedimentaria di età pleistocenica formata da particelle calcaree e sabbie a diverso grado di cementazione – spiega Giorgio Cecchini, vicepresidente dell’Ordine dei Geologi di Sicilia -.
A Palermo, infatti, si utilizzava l’estrazione di questo materiale per l’edilizia già prima dell’800. Quindi, nel capoluogo, vi erano diverse cave che sfruttavano questa tipologia di materiale ed hanno lasciato in eredità numerose aree caratterizzate da vuoti, sulle quali si è sviluppato l'attuale assetto urbano».
Con riferimento all’area di via Sadat, questa è vincolata dall’Autorità di Bacino come sito di attenzione per aspetti geomorfologici in quanto è un’area potenzialmente interessata dalla presenza di cavità.
«Quindi, il fenomeno avvenuto i primi del mese di maggio potrebbe essere legato o alla presenza di una cavità sotterranea preesistente oppure – prosegue Cecchini - si tratta del verificarsi di un fenomeno di sprofondamento possibilmente dovuto all' azione erosiva di acque sotterranee sulle calcareniti».
Quindi, potrebbero esserci (anche) acque nel sottosuolo. Per agire, adesso, come suggeriscono gli esperti, si deve capire la natura del fenomeno. Poi, si possono ipotizzare eventuali riempimenti, ma dipende dall’estensione.
«Al momento – spiega il vicepresidente dell’Ordine dei Geologi di Sicilia - senza uno studio geologico di dettaglio è difficile ipotizzare soluzioni. Dobbiamo prima capire le cause del fenomeno per poter agire di conseguenza. Si deve aspettare».
Adesso, però, la domanda che ci si pone è: quanto accaduto in via Sadat si potrebbe verificare in altre zone della città? Per l’esperto, purtroppo, è possibile specialmente in quelle aree definite, per l’appunto, "siti di attenzione per aspetti geomorfologici".
Conoscere questi luoghi è molto semplice e possono farlo tutti per saperne un po’ di più sul territorio sul quale camminiamo ogni giorno. Basta recarsi sul portale e cercare la via di riferimento.
Diminuire lo zoom, selezionare la spunta “PAI Geomorfologia Siti di Attenzione” e, in azzurro, compariranno le aree interessate da tale vincolo come ad Nel dettaglio, si tratta di parti di strada a Pallavicino, Villa Niscemi, Villa Lampedusa, Via Cappuccini, Corso Alberto Amedeo, Pietratagliata, Altarello di Baida, Cimitero S.Orsola-Ospedale Civico-Policlinico, Ciaculli, Casa-Alliata,Valle Feritano. “Ovviamente – conclude Cecchini – non generiamo allarmismo.Gli studi sul territorio ci aiuteranno a capire il da farsi”.
Tornando ai fatti accaduti in via Sadat, il Comune aveva preso delle iniziative: nelle scorse settimane (immediatamente dopo il cedimento dell’asfalto), gli operatori di AMG Energia hanno avviato un intervento per mettere in sicurezza la rete di distribuzione gas presente in via Sadat.
Nel tratto di strada limitrofo all’incrocio con via Autonomia Siciliana e piazza Generale Cascino, è presente la rete gas di bassa e media pressione. Prima di qualsiasi attività tampone sul cedimento da parte del Comune, gli operatori di AMG Energia, con le imprese di supporto al settore manutenzione gas, avevano avviato la messa in sicurezza della rete di distribuzione metano per evitare eventuali danni alle tubazioni che potrebbero essere causati da ulteriori ampliamenti della voragine oltre che dalle vibrazioni.
Inoltre, l'Ufficio Traffico e Mobilità ordinaria del Comune di Palermo, al fine di consentire i lavori di ripristino della sede stradale, aveva emesso un'ordinanza di limitazione temporanea della sosta e della viabilità nelle vie Anwar Sadat, Ammiraglio Thaon di Revel, Ammiraglio Rizzo e piazza Generale Cascino.
Il provvedimento istituiva la sospensione temporanea del transito veicolare della via Anwar Sadat tra il civ. 40 e il civ. 42, tra la rotonda Mandela e il civico 44, e tra il civico 38 e l'incrocio con via Ammiraglio Rizzo. Esclusi, ovviamente, i veicoli delle Forze dell’Ordine e di Soccorso, in emergenza dei residenti/abitanti/lavoratori attività della via.
Tutti i mezzi diretti al Porto sono stati dirottati nel seguente percorso fino a cessata esigenza: Via Martin Luther King – Via Ammiraglio Gustavo Nicastro – Via Ammiraglio Thaon di Revel, Via Ammiraglio Rizzo, Piazza Generale Cascino.
L'ordinanza ha istituito, inoltre, il divieto di sosta con rimozione coatta in ambo i lati nei sotto riportati tratti fino a cessata esigenza: via Ammiraglio Thaon di Revel, tratto compreso tra la via Altavilla e la via Ammiraglio Rizzo; via Ammiraglio Rizzo, tratto compreso tra la via Ammiraglio Thaon di Revel per mt. 20 (venti), direzione piazza Generale Cascino e, infine, piazza Generale Cascino, tratto compreso tra la via Dell’Autonomia Siciliana e il civ. 150.
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