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Oltre 100 monumenti e parchi aperti a tutti: le "Giornate Fai di Primavera" in Sicilia

Da Palazzo D’Orleans a Palermo a Villa Moltisanti a Ragusa: l'Isola è monumentale tra chiostri, chiese, giardini, palazzi e musei con il Fondo Ambiente Italiano

Balarm
La redazione
  • 19 marzo 2018

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È la 26esima edizione delle "Giornate Fai di Primavera" ad aprire in tutta la Sicilia oltre 100 monumenti e giardini: nelle giornate di sabato 24 e domenica 25 marzo infatti il Fondo Ambiente Italiano, insieme agli "Apprendisti Ciceroni", racconta e illustra gli aspetti storici e artistici delle meraviglie siciliane.

Da Palazzo D’Orleans a Palermo al Museo dell’Arte Tipografica del Nisseno di Caltanissetta, dal Teleposto Meteorologico di Messina all’organo monumentale della Chiesa di San Pietro a Trapani a Villa Moltisanti di Ragusa. A Catania, per gli iscritti FAI, l’Istituto d’incremento ippico per la Sicilia.

La manifestazione racconta la straordinaria varietà un’Italia che sempre di più si riconosce nella vastità del suo patrimonio culturale e nella ricchezza della sua storia.

I luoghi aperti di Agrigento: oltre al Giardino della Kolymbethra, il bene affidato al FAI in concessione gratuita dalla Regione Sicilia e situato nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento, sarà possibile andare alla scoperta dei due itinerari ideati dalla Delegazione FAI Agrigento.
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Dalla Giudecca al Rabato, tra palazzi medievali e chiese barocche con le visite guidate alla Chiesa settecentesca di San Giacomo e alla Chiesa di Santa Caterina, luogo solitamente chiuso al pubblico per restauro. Il secondo itinerario è invece quello dedicato a San Domenico con le seguenti aperture: il Collegio dei Filippini, oggi Pinacoteca Civica, il Circolo Empedocleo recentemente restaurato, il Teatro Comunale dedicato al grande drammaturgo Luigi Pirandello, la Chiesa di San Domenico e la Chiesa di San Giuseppe, quest’ultima solitamente chiusa al pubblico per restauro.

Ricco anche il programma in provincia con aperture e visite guidate ad Aragona, Canicattì, Casteltermini, Favara, Licata, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Sambuca di Sicilia e Sciacca.

I luoghi aperti di Caltanissetta: qui sarà possibile visitare il Palazzo della Provincia, indubbiamente uno degli edifici più affascinanti del Nisseno con le ampie ed eleganti sale di rappresentanza.

Per gli amanti della natura si consiglia, invece, lapasseggiata paesaggistica a Capodarso, una riserva normalmente chiusa al pubblico (luogo con criticità: terreno impervio). E ancora, l’apertura straordinaria del Museo dell’arte tipografica del Nisseno presso l’ex Ospizio di Beneficienza Umberto I, unica tipografia di proprietà pubblica esistente in Sicilia (bene privato, chiuso al pubblico).

I luoghi aperti di Catania: nella città etnea visita al Convitto Nazionale “Mario Cutelli”, uno degli edifici storici più prestigiosi e amati dai catanesi. Rarissimo esempio di edilizia scolastica del settecento, attualmente sede di un rinomato liceo classico.

Le visite continuano con i siti dell’itinerario “Andar per chiostri”: Casa degli esercizi spirituali della Compagnia di Gesù - Istituto di incremento ippico per la Sicilia (ingresso esclusivo per gli iscritti FAI); la Chiesa di San Michele Arcangelo, con la sua facciata realizzata interamente in pietra calcare; il Cinema Odeon, capolavoro dell'architettura Art decò, il Palazzo della Cultura, che comprende il Chiostro, il Convento e la Chiesa di San Placido, il Chiostro e il Palazzo dei Minoriti, oggi sede della Prefettura e Avvocatura di Catania, la Porta Garibaldi(già Ferdinandea), innalzata nel 1768 in occasione delle nozze di Ferdinando di Borbone, e il Chiostro e Convento di Santa Caterina da Siena, oggi Archivio di Stato.

Il Gruppo FAI Acireale cura le aperture della Chiesa del SS Salvatore e del Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee (CRA-ACM), solitamente chiuso al pubblico. Il Gruppo FAI Caltagirone apre, nell’ambito dell’itinerario "La Civitas Ignatiana", la Chiesa del Gesù e il Collegio dei Gesuiti.

I luoghi aperti di Enna: l’itinerario ideato dalla Delegazione FAI Enna prende il nome “La Chiesa delle Anime Sante, la Chiesa della Passione e le loro Confraternite” e include le visite alla Chiesa San Leonardo, risalente al Quattrocento e meglio conosciuta come “a chiisa da Passioni”.

Seconda tappa la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio a unica navata e fornita di un portale barocco. In provincia, invece, il Gruppo FAI Nicosia propone l’itinerario “Per le vie di un'antica città demaniale”.

Tra i vicoli, le viuzze e le piazze, si possono ammirare palazzi medievali e di stile barocco. Il percorso inizia dalla Piazzetta Nicolò Speciale (Piazza S. Francesco di Paola), che prende il nome dall’omonimo palazzo di epoca tardo-barocca (luogo con criticità: salite, discese e gradini).

I luoghi aperti di Messina: visita straordinaria al Teleposto Meteorologico di Messina, conosciuto con il nome di “Osservatorio”. Un’articolazione di lunga e provata tradizione dell’Aeronautica Militare e del Servizio Meteorologico Nazionale.

Spostandoci in provincia: la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, luogo normalmente chiuso al pubblico, e il Museo di Arte Sacra dei Santi Nicolò e Giacomo entrambi a Capizzi e poi l’itinerario naturalistico dedicato ai “Nebrodi: la via greco-bizantina, da Alcara Li Fusi (con aperture eccezionali riservate solo agli iscritti FAI) a San Marco d'Alunzio”.

Il Gruppo FAI Giardini Naxos Taormina propone visite alla Basilica dei SS. Pietro e Paolo D’Agrò, considerata, dopo le grandi cattedrali, il monumento più complesso costruito il Sicilia in epoca normanna.

I luoghi aperti di Palermo: aperture straordinarie anche nel capoluogo siciliano. Sarà possibile visitare: Palazzo d'Orléans, edificato nel 1775 e dal 1947 sede della Presidenza della Regione Sicilia (luogo normalmente chiuso al pubblico), le sale di Palazzo dei Normanni, la più antica residenza reale d'Europa e sede del Parlamento siciliano, dove attualmente si riuniscono le commissioni parlamentari, durante la visita sarà visibile anche una parte del prospetto della Cappella Palatina, risalente alla sua costruzione.

Questo percorso è ubicato all'interno di un’ala del Palazzo riservata agli addetti ai lavori e quindi solitamente non fruibile al pubblico (ad eccezione della Sala d'Ercole), aperta eccezionalmente dalla Delegazione FAI in occasione delle "Giornate di Primavera".

Visite guidate anche a Palazzo Pretorio, meglio noto come Palazzo delle Aquile, costruito nel XIV secolo e poi completamente reinterpretato in stile neorinascimentale nel 1875 dall'architetto Giuseppe Damiani Almeyda, oggi sede di rappresentanza del Comune di Palermo. Visitabile anche il rifugio antiaereo risalente al secondo conflitto mondiale.

E infine Palazzo Comitini, scrigno di bellezza che rievoca i fasti del Gattopardo con i suoi scaloni baroccheggianti e i pavimenti maiolicati, gli affreschi e le tele alle pareti, la lussuria dei sofà e la preziosità dei mobili, i saloni damascati e la sala da ballo. Attualmente è sede della Città Metropolitana di Palermo, ex Provincia regionale di Palermo.

In provincia la Delegazione propone invece l’itinerario “Alla scoperta Castelbuono”, un percorso che racconta lo sviluppo dell’insediamento urbano di origine medievale con le visite guidate ai principali edifici civili e religiosi.

Ricco anche il programma dei Gruppi: a Bagheria aprono Villa Naselli Aragona Cutò, Villa Filangeri di Santa Flavia e Villa Galletti San Cataldo, quest’ultima solitamente chiusa al pubblico (sarà possibile visitare la "camera dello scirocco").

A Caccamo il meraviglioso Castello mentre a Carini il Gruppo FAI ha ideato un itinerario dal titolo “Storia di una comunità tra pietre e spazi” con le visite di tre chiese solitamente chiuse al pubblico: la Chiesa del Purgatorio, aperta solo in occasione della solennità di San Giovanni, la Chiesa degli Agonizzanti e la Chiesa e il Chiostro di San Vincenzo, aperta come luogo di culto soltanto la domenica pomeriggio.

Infine “Venerabili virtù: storie di Santi e di Beati” è il nome scelto dal Gruppo FAI Corleone che cura le visite alla Chiesa di San Bernardo, al Complesso Parrocchiale di San Leoluca, alla Chiesa Madre di San Martino e alla Casa museo Madre Teresa Cortimiglia, solitamente chiusa al pubblico.

I luoghi aperti di Ragusa: visite guidate alla Chiesa e "Tribunale" della Badia, un unicum formato dalla chiesa e dall’annesso convento. Costruito per essere un collegio femminile per le figlie della migliore aristocrazia e dell’alta borghesia cittadina, venne poi sistemato il Tribunale.

Dopo un lungo periodo di chiusura le tante e grandi stanze vennero date all’Università di Catania per farne la sezione ragusana della Facoltà di Giurisprudenza. Per gli amanti delle passeggiate all’aria aperta si consiglia invece la piacevole camminata a Monteraci, sulla montagna più piccola degli Iblei occidentali, dalla cui cima si apre un meraviglioso panorama a tutto raggio sulla piana di Comiso e su buona parte della Sicilia.

E ancora, apertura straordinaria di Villa Moltisanti, luogo normalmente chiuso al pubblico, in attesa da anni di restauro e riuso. Il Gruppo FAI Scicli apre la pregevole Chiesa e Convento del Carmine. In provincia, aperture a Comiso, Giarratana, Ispica, Modica, Pozzallo e Vittoria.

I luoghi aperti di Siracusa: apertura, a cura della Delegazione FAI Siracusa, della Chiesa Rupestre del Crocifisso, vicino l'area archeologica di Lentini. Un luogo normalmente chiuso al pubblico, in fase di restauro grazie al censimento “I Luoghi del Cuore” del FAI. E poi a Sortino l’itinerario denominato “Scopri Sortino: oltre il miele... arte e segreti”.

I luoghi aperti di Trapani: visita al monumentale organo dell'antica Chiesa di San Pietro a Trapani, uno strumento unico al mondo, realizzato tra il 1836 e il 1847, che ha sempre destato stupore e ammirazione per l'incredibile complessità costruttiva. L'organo, dopo i lavori di restauro effettuati alla fine degli anni Novanta, ha sette tastiere su tre consolles, per complessivi ottanta registri che azionano 5000 canne, e un ingegnoso meccanismo che le unisce.

Riproduce gli effetti sonori di molti strumenti e della voce umana, segue l'estetica orchestrale-bandistica tipica dell'Ottocento e in occasione delle Giornate sarà visibile eccezionalmente la parte interna (mai visitabile).

Apre alle visite anche il Giardino pantesco, generosamente donato al FAI da Donnafugata, storica azienda vitivinicola siciliana, uno dei pochi giardini di questo tipo in buono stato di conservazione e oggi completamente restaurato. In provincia, invece, il Gruppo FAI Alcamo aprirà il Castello di Calatubo, una scelta nata dal desiderio di condividere con i visitatori l’intervento realizzati grazie al contributo del FAI e di Intesa San Paolo nell’ambito del censimento "I Luoghi del cuore”.

Infine il Gruppo FAI Marsala aprirà alle visite la Chiesa di Santo Stefano, normalmente chiusa al pubblico, e il Parco della Salinella, uno dei più suggestivi tratti costieri mediterranei. Nel tratto di mare antistante si trovano anche i resti dell'antico Porto Lilibeo risalente a epoca romana e di quel che rimane dello sbarramento spagnolo, costruito per arginare gli assalti dei pirati saraceni.

I visitatori potranno avvalersi anche quest’anno della guida degli Apprendisti Ciceroni®, giovani studenti che illustreranno aspetti storici e artistici dei monumenti.

La manifestazione, oltre a essere un momento d’incontro tra il FAI e la gente, uniti nel festeggiare e raccontare la propria storia più bella e più nobile, è anche un importante evento di raccolta fondi e un’occasione per raccontare a tante persone gli obiettivi e la missione della Fondazione. Per questo, all’accesso di ogni luogo aperto verrà chiesto ai visitatori un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro: i preziosi contributi raccolti saranno destinati al sostegno delle attività istituzionali del FAI.

Le Giornate sono aperte a tutti, ma un trattamento di favore viene riservato agli iscritti FAI – e a chi si iscrive durante l’evento - che sostengono la Fondazione con partecipazione e concretezza. A loro saranno dedicate visite esclusive, corsie preferenziali ed eventi speciali, perché iscriversi al FAI è un gesto civile e al tempo stesso un beneficio: conviene a se stessi e fa bene all’Italia.

Per l’elenco completo delle aperture sarà possibile consultare il sito della manifestazione o telefonare al numero 02.467615366.
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