LIFESTYLE
Per il mio compleanno donate ai bisognosi: l'idea di Enrico, siciliano dal cuore d'oro
Da tempo Facebook permette agli iscritti di creare raccolte fondi in occasione dei compleanni: Enrico Alagna sceglie di comprare gilet riscaldabili ai senza tetto
Enrico Alagna
Si parla spesso delle cose belle fatte dai siciliani all’estero e meno spesso invece di quelle altrettanto belle fatte per la Sicilia dai siciliani rimasti siciliani.
L’iniziativa di Enrico Alagna, giovane medico nato a Marsala, fa parte proprio di questa seconda categoria.
In occasione del suo 32esimo compleanno (il 30 gennaio), Enrico ha deciso di istituire una raccolta fondi su Facebook per donare dei gilet riscaldabili ai tanti bisognosi senza fissa dimora del Comune di Palermo, ma non solo.
«Ispirandomi all’iniziativa del giornalista palermitano, nonché caro amico, William Anselmo - spiega Enrico - ho voluto istituire una raccolta fondi per acquistare dei gilet riscaldabili da donare ai senza fissa dimora del Comune di Palermo, affinché questi possano affrontare meglio l’emergenza freddo di questi giorni».
«Sono tante le associazioni che aiutano i senza fissa dimora - continua Enrico - ma alcuni di loro preferiscono comunque continuare a dormire per strada e non andare nei dormitori, soprattutto per paura di abbandonare e lasciare incustodito il loro piccolo giaciglio casalingo, che difendono gelosamente».
I gilet oggetto della social crowdfunding di Enrico e William sono un prodotto intelligente ed innovativo perché, al loro interno, hanno delle piastre riscaldabili e ricaricabili.
Grazie, infatti, ad un semplice terminale usb incorporato nel gilet i senzatetto potranno collegare la usb del gilet ad un powerbank (ossia un carica batteria, portatile, con riserva energetica), che fornirà alle piastre un'autonomia di circa 10 ore, ad una temperatura che oscilla dai 20°C ai 50°C.
«L’emergenza freddo, soprattutto quest’anno, sta dando tanto da fare a noi volontari, e diventa sempre di più una priorità. Sono tanti i Fratelli che dormono per strada e che non riescono a superare la notte a causa di temperature così rigide come in questi ultimi inverni».
«Ho sempre fatto volontariato - racconta - ma in genere non amo parlare di me e delle mie missioni. Questa volta invece ho bisogno della collettività per realizzare questo progetto».
La raccolta fondi è partita il 29 gennaio e scade il 10 febbraio, e fino ad oggi sono stati raccolti circa 1.600 euro. «Tutte le spese saranno rendicontate e rese pubbliche» conclude il giovane medico.
«Una volta acquistate le giacche riscaldabili e i powerbank, i senza fissa dimora alle prese con l'emergenza freddo saranno raggiunti tramite le associazioni che da anni si occupano di questo settore, che conoscono i casi specifici e, soprattutto, che hanno la sensibilità per approcciarsi a loro».
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