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Proteggere l'integrità dei fondali del Mar Mediterraneo: parola d'ordine "condividere"

L'integrità dei fondali marini del Mar Mediterraneo è fortemente minacciata da diverse forme di pressione antropica: attività economiche come pesca, acquacoltura e turismo

Balarm
La redazione
  • 27 ottobre 2020

Il Pterois Volitans (pesce scorpione), specie aliena nel Mar Mediterraneo

"Una risorsa da non sprecare: verso una politica comune per l'integrità dei fondali in Mar Mediterraneo" è il titolo del Forum intersettoriale che ha l'obiettivo di condividere le idee e le ipotesi sviluppate in seno al progetto Harmony su politiche comuni finalizzate alla protezione dei fondali marini.

L'evento, organizzato da ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale nell'ambito dei processi partecipativi del progetto Harmony, è in programma mercoledì 28 ottobre online su piattaforma Zoom. Per ulteriori informazioni e iscriversi al Forum inviare una email all'indirizzo harmony.ispra@gmail.com

L'integrità dei fondali marini del Mar Mediterraneo è fortemente minacciata da diverse forme di pressione antropica. Attività economiche come pesca, acquacoltura e turismo hanno un impatto sempre più pervasivo sull’ecosistema marino e minacciano, spesso irreversibilmente, gli equilibri ecologici degli ecosistemi marini più vulnerabili soprattutto in assenza di misure gestionali pensate ad hoc. La degradazione degli habitat marini è, tra le altre cose, un volano di facilitazione per la diffusione di specie non indigene, le cosiddette specie aliene.
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Una delle misure più importanti per ridurre la probabilità di introduzione consiste nel monitoraggio delle caratteristiche ecologiche dei fondali marini e della loro integrità. Tuttavia, l’elaborazione di misure di gestione efficaci e sostenibili si basa su politiche comuni, su strategie transfrontaliere condivise tra i paesi che condividono lo stesso spazio marino e sulla partecipazione di diverse tipologie di attori pubblici e privati.

In questa prospettiva, la partnership italo-maltese del Consorzio Interreg “Harmony”, che coinvolge sette diversi attori del mondo della ricerca pubblica e istituzionale dei due paesi, ha ideato e realizzato un progetto che ha avuto come principale obiettivo quello di contribuire alla protezione della biodiversità marina nell'area italo-maltese attraverso la produzione armonizzata di misure di monitoraggio e di controllo condivise tra i due paesi transfrontalieri.

L'evento rappresenta la prosecuzione del percorso partecipativo del quale sono già stati realizzati 5 incontri di presenza in Italia e Malta e apre una serie di 6 eventi online in remoto programmati per l'autunno 2020, in ottemperanza alle linee guida governative per il contrasto alla Pandemia di Covid19.

Obiettivo dell'incontro è la condivisione di informazioni, il networking, l'individuazione di buone pratiche e di linee guida per migliorare il coinvolgimento e la consapevolezza di tutti gli attori coinvolti riguardo al tema dell'integrità dei fondali focalizzandosi sulle connessioni con il monitoraggio delle specie aliene.

L'incontro vede la partecipazione di agenzie istituzionali coinvolte nel sistema di gestione e monitoraggio del mare, operatori economici (pescatori, gestori di diving), rappresentanti di comunità ed enti locali, italiani e maltesi.

Programma dei lavori
- Apertura dei lavori e presentazione del percorso partecipativo: Dott. Fabrizio Alaimo (ISPRA)
- Presentazione del Progetto Harmony Gianluca Sarà (UNIPA)
- Il punto sulla Sea Bed Integrity tra Italia e Malta - Interventi di: Dott.ssa Maria Cristina Mangano, Dott. Simone Mirto
- Luca Castriota: elementi di integrazione tra Seabed Integrity e NIS nell'ambito del Progetto Harmony

Segue un dialogo interattivo su strategie e strumenti operativi per l'armonizzazione delle policy interventi programmati di stakeholder istituzionali italiani e maltesi e interventi liberi dei partecipanti.

Il format del forum intersettoriale prevede uno spazio di discussione interattiva di circa 3 ore su piattaforma Zoom. Inoltre, l'evento online è integrato da uno spazio web su Google drive con documenti rilevanti sul tema del SI e aggiornamenti periodici via email.

Il forum prevede il coinvolgimento diretto di soggetti pubblici e privati appartenenti a diversi settori e aree di attività ma con un comune interesse a perseguire gli obiettivi di protezione dello stato dei fondali marini del mediterraneo.
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