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Ribelle, scandalosa (e siciliana): Francisca, la prima donna che osò indossare i pantaloni

Tra le donne siciliane che hanno lasciato un segno, lei fu certamente una che sapeva il fatto suo con la precisa volontà di farsi rispettare. A lei è stata dedicata una poesia

Balarm
La redazione
  • 10 gennaio 2022

Di lei si conosce davvero poco. Scarse, o quasi nulle, le informazioni sulla sua città d'origine e sulla sua vita. C'è però un episodio - che all'epoca rappresentò un vero e proprio scandalo - che le permette di essere annoverata tra le dieci donne siciliane che hanno lasciato un segno nella storia dell'Europa.

Il suo nome è Francisca Massara e - secondo numerose fonti accreditate, pare che sia stata lei la prima donna a indossare i pantaloni in Europa alla fine del Seicento.

Come dicevamo, purtroppo, non si conoscono molti dettagli della vicenda proprio perché si trattò quasi di uno scandalo. Si sa che è siciliana, ma non sappiamo di quale città.

Quel che è certo è che si mostrò in "abiti maschili" nel 1698 e che questo gesto non passò inosservato, ancor più se si pensa che i pantaloni per donne furono realmente accettati solo nel corso del XX secolo. Un vero e proprio primato che deriva da quello che fu un incredibile atto rivoluzionario.
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Ed è proprio per il suo animo estroverso, ribelle e scandaloso che Giovanni Pulci, autore di poesie e narrativa breve, ha dedicato a questa donna una delle sue poesie scritte in siciliano con cui ha ottenuto un diploma d'onore in Abruzzo e un prestigioso secondo posto ad Ostuni.

«Estroversa, ribelle e scandalosa, Francisca Massara fu certamente una donna che sapeva il fatto suo con la precisa volontà di farsi rispettare - scrive l'autore -. Sebbene molti attribuiscono il primato alla letterata parigina George Sand, il cui vero nome era Aurore Lucile Dupin, ma passeranno più di cento anni prima che ripeta l'esperienza e avviene soltanto perché non sono presenti numerose documentazioni riguardanti Francisca».

«Fu molto coraggiosa, forte, ostacolata dal buon costume di allora e per questo atto venne marchiata come temibile piantagrane, ma distinta per i suoi modi non consoni in quell'epoca - aggiunge Pulci -. Visse alla fine del '600, in un'epoca in cui i vicerè erano padroni incontrastati e la miseria era dilagante. Rimane alla ribalta e ricordata, non per essersi distinta nella società per aver fatto delle scoperte scientifiche, ma per aver indossato i pantaloni, sfidando il dominio maschile».

Originario di Sommatino, in provincia di Caltanissetta, Giovanni Pulci, ama scrivere poesie e narrativa breve, traendo spunto in modo evocativo del proprio territorio, ossia della sua Sicilia.

Tra le sue liriche si può facilmente riscontrare quella necessità personale di portare avanti quella "sicilianità buona" nei costumi, nei fatti, nel lavoro e di quei siciliani che si sono distinti pur rimanendo quasi nell'anonimato, ricordando che la storia siciliana è anche "femmina".

Da qui nasce l'esigenza di rendere omaggio alla vicenda di Francisca Massara, traendo un importante e singolare episodio nella vita della donna che ha tradotto in versi in vernacolo e che vi riportiamo di seguito.

FRANCISCA MASSARA

Fimmina ribelli e scannalusa
Francisca Massara canusciuta,
Siciliana e di fama curiusa.


Scritta ni la storia finu a ora
cumu tanti illustri pirsunaggi
cosa ca la genti ancora ignora.

Fimmina forti e coraggiusa
distinta ppi li modi strani assai
e ppi essi temibili mpirnusa.

Di timpi di viceré e di dijuna
discussa nun tantu ppi scoperti
ma ppi la sfida d'usari pantaluna.


- traduzione e parafrasi -

Donna ribelle e scandalosa
conosciuta come Francisca Massara,
siciliana di curiosa fama.

Menzionata nella storia fino ad oggi
come tanti illustri personaggi
cosa che molta gente ancora ignora.

Donna forte e coraggiosa
che si è distinta per i modi molto strani
e per essere una temibile piantagrane.

Vissuta in tempi dei viceré e di povertà
alla ribalta non tanto per aver fatto scoperte
ma per aver indossato i pantaloni.
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