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Si scoperchiano i tetti, lezioni sospese: il maltempo si abbatte sull'Ateneo di Palermo

Protestano gli studenti dell'Università di Palermo: la bufera di vento e pioggia ha causato seri danni a più edifici dell'Ateneo mettendo in pericolo centinaia di persone

  • 31 ottobre 2018

Il tetto scoperchiato all’edificio 16, all'Università di Palermo

Nei giorni scorsi Palermo è stata investita da una tempesta di vento che ha causato danni e disagi anche nella cittadella universitaria.

Si è scoperchiato il tetto del corridoio principale dell’edificio 16, di Biologia. Le esercitazioni in laboratorio sono state interrotte immediatamente e il corridoio centrale è inagibile.

Si sono smantellati i pannelli in plexiglas, che per fortuna hanno sostituito da tempo i pannelli originali in vetro.

Inoltre, le lezioni sono sospese oggi - 31 ottobre - nelle aule Mutolo, 4, 5 poiché gli ingressi danno sul corridoio centrale, sebbene inizialmente era prevista la sospensione delle lezioni in tutte le aule.

L’ingresso a viale delle Scienze è stato reso arduo dall’allagamento della porzione di via Ernesto Basile più vicina alla cittadella universitaria.

Ad Ingegneria, tra gli edifici 7 e 8, il marmo di rivestimento di un pilastro esterno si è sbriciolato, rischiando di colpire degli studenti di passaggio.
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Rami e foglie di palma sono caduti in diversi punti, e sono stati già ripuliti stamattina. In particolare, foglie di palma sono cadute davanti gli ingressi della biblioteca di Ingegneria e dell’aula 0 dell’Unione degli Universitari.

Riccardo Giuliano, dell’Unione degli Universitari, rappresentante in Consiglio degli Studenti dell’Università, dichiara che «È impensabile che si sottovaluti così la sicurezza delle persone in luogo quotidianamente frequentato da decine di migliaia di studenti, ricercatori, professori e personale vario».

«Nonostante sia un evento straordinario, bisogna che l’università torni ad investire sull’edilizia e che si metta in campo un piano di messa in sicurezza e monitoraggio delle strutture da parte degli organi competenti - continua - cercando anche una migliore coordinazione con l’amministrazione comunale per quanto riguarda le zone immediatamente limitrofe alla cittadella».

Ilenia Giardina, di Intesa Universitaria, anche lei rappresentante in Consiglio degli Studenti, sostiene che «Prevenzione e sicurezza dovrebbero essere le parole cardine degli organi preposti. Noi studenti ci ritroviamo a vivere la maggior parte delle nostre giornate in strutture che non sono più sicure».

Aggiunge che «Bisogna riconsiderare i parametri di sicurezza degli edifici al fine di preservare studenti, docenti e personale tecnico» e che come rappresentanti si stanno muovendo in questa direzione.

Intanto sono state sospese le lezioni del corso di Scienze Biologiche: ecco gli avvisi sul sito di Unipa.
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