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Tra musica, diritti e parole: l'importanza del concerto evento "Culture contro la paura"

Sul palcoscenico (e per strada) ci sono Dario Brunori, Amanda Sandrelli, Paolo Benvegnù e l'Orchestra Multietnica di Arezzo: non è solo un evento ma un manifesto alla cultura

Balarm
La redazione
  • 8 agosto 2018

Il cantautore Brunori sas (Dario Brunori)

Tutti insieme appassionatamente per liberare gli animi dalla paura: "Culture contro la paura" fa forse un po' il verso alla canzone di Brunori sas ("Canzone contro la paura") ma è senza dubbio un titolo che apre una bella finestra sulla ragione di allestire uno spettacolo del genere.

Dario Brunori, Amanda Sandrelli, Paolo Benvegnù e i tanti elementi che compongono l'Orchestra Multietnica di Arezzo sono in Sicilia per tre date di questo spettacolo: il 31 agosto alla Valle dei Templi di Agrigento e poi a Palermo, l'1 settembre di mattina a Ballarò (solo Brunori e l'Oma) e in serata tutti al teatro di Verdura per concludere l'indomani al Museo Salinas.

Lo spettacolo è un evento a metà tra il concerto dei due artisti Dario Brunori e Paolo Benvegnù e il confronto, grazie all'attrice Amanda Sandrelli che leggerà alcuni passi della Costituzione e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.

A contorno di tutto questo la super presenza e le sonorità trasversali dell'Orchestra Multietnica di Arezzo composta da 35 musicisti provenienti da Albania, Romania, Libano, Gambia, Somalia, Nigeria, Argentina, Colombia, Bangladesh, Russia, Giappone, Svizzera e dalle più svariate regioni italiane.

"Culture contro la paura" è progetto ideato da Coopculture per affermare un’idea differente e per sostenere il rifiuto alla paura del diverso in favore della ricchezza che è invece propria delle convivenze tra diversità.

È uno spettacolo che si scaglia con forza contro il terrore dell'uomo nero, contro la violenza, contro la discriminazione e si schiera invece dalla parte della verità.

Multiculturalità delle culture significa accoglienza, contaminazione culturale e speranza nell’umanità: queste sono peraltro le parole che saranno portate in scena nello spettacolo itinerante di Ballarò, "Culture per Ballarò", quando un corteo musicale rallegrerà i vicoli del quartiere.

La musica e le letture raccontano allora di queste nuove migrazioni tra speranza e paura in uno spettacolo unico che coinvolge il pubblico e anima il territorio offrendo un momento di riflessione sul tema delle migrazioni e dell’accoglienza.

È un modo diverso e originale per valorizzare e sostenere l'integrazione in Sicilia, terra di sbarchi e tolleranza, dove lo spettacolo assume un significato ancora più pesante e sincero.

I due concerti sono pensati anche come omaggio a Palermo, oggi più che mai "capitale delle culture", ma da sempre luogo di accoglienza e anche ad Agrigento, a chiusura del cartellone estivo del "Festival d’autore".

I biglietti per il concerto del 31 agosto alla Valle dei Templi si possono acquistare online o fisicamente nelle tre biglietterie presenti nella Valle dei Templi tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00, al costo di 30 euro (intero) e 25 euro (ridotto per giovani fino a 21 anni). Per maggiori informazioni chiamare il numero 0922 1839996.

I biglietti per il concerto del primo settembre al teatro di Verdura di Palermo si possono acquistare online oppure in tutti i punti fisici del circuto BoxOffice al costo di 15 euro (gradinata non numerata), 20 euro (distinti), 25 euro (poltrona), 30 euro (poltronissima).
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