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Un'altra zona di Palermo che rivive: tre progetti nati dal basso per la Costa Nord

Anche la Costa Nord si prepara a rinascere: da Vergine Maria passando per l'Addaura fino a Mondello grazie a un progetto di diciassette associazioni impegnate sul territorio

  • 18 luglio 2018

La Tonnara di Vergine Maria a Palermo

"Lascia il mondo un po' migliore di come lo hai trovato" era uno dei motti del fondatore degli Scout Baden Powell che ultimamente viene spesso portato avanti da associazioni e cittadini di Palermo che tassello dopo tassello provano a recuperare porzioni di città abbandonata.

Anche la Costa Nord si prepara a rinascere: da Vergine Maria passando per l'Addaura per arrivare fino a Mondello, diciassette associazioni impegnate sul territorio insieme alla Pro Loco 'Nostra Donna del Rotolo' hanno scritto a giugno dello scorso anno una lettera aperta alla regione Siciliana e al comune di Palermo chiedendo di dare seguito ad un progetto pensato e studiato per restituire alla comunità l'antico approdo della tonnara di Vergine Maria.

Ma il progetto pensato dalle associazioni va ben oltre il dragaggio del porticciolo che verrà restituito ai pescatori della zona, prevede anche un camminamento pedonale da Vergine Maria condurrebbe fino a Mondello ripercorrendo l’antica trazzera regia che verrebbe così recuperata e che costeggia tutto il litorale dominando un tratto di costa con una visuale mozzafiato.
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Ultimo punto previsto dal progetto è un’Oasi della biodiversità di Punta Priola e un Parco urbano sul mare per la città di Palermo nell'area dell’ex Cantiere navale “Roma”, oggi Istituto F. D. Roosevelt. «Se c'è una cosa che nel tempo abbiamo maturato confrontandoci con questi processi partecipativi che nascono dal basso per il recupero del territorio - dice Giovanni Purpura, vicepresidente della Pro Loco ‘Nostra Donna del Rotolo’ di Vergine Maria - è che bisogna fare rete tra tutte le realtà virtuose che operano in un determinato territorio. Così poco a poco abbiamo riunito insieme diciassette associazioni e abbiamo promosso queste progettualità».

Uno dei primi passaggi che ha fatto il Comune è stato richiedere al Demanio la concessione di Punta Priola con il risultato recente della firma del Sindaco sul contratto di concessione. Adesso si sta redigendo un progetto per l'arredo urbano e le panchine per quella che diventerà un'oasi naturalistica di tutela ambientale annessa alla riserva integrata di Monte Pellegrino.

Per il camminamento lungo l'antica trazzera regia e per il parco urbano l’oasi della biodiversità di punta Priola si spera di passare dallo studio di fattibilità allo studio esecutivo entro il 2019. Il progetto del recupero dell'antico approdo della tonnara di Vergine Maria invece è in stato più avanzato, già approvato nel piano triennale delle opere pubbliche 2017-2020 del Comune di Palermo: sono iniziati i lavori di carotaggio propedeutici al dragaggio per determinare l’eventuale presenza di materiali inquinanti da smaltire con specifiche procedure.

Successivamente verranno dragati gli inerti e il terriccio risultato dell’erosione del promontorio detto “Scaricatore”, risalente agli anni ‘70 quando sono stati scaricati e sversati sulla costa enormi quantitativi di materiale di risulta provenienti dalla distruzione delle ville Liberty durante il "Sacco di Palermo".

Il progetto, presentato dalla Pro Loco ‘Nostra Donna del Rotolo’ già due anni fa e seguito dall'architetto comunale Sarta, prevede di dragare e togliere i detriti. Anche qui è stato fatto uno studio di fattibilità per il recupero filologico e conservativo dell'antico approdo e della tonnara di Vergine Maria. «Le associazioni auspicano - aggiunge Purpura - che le attività messe in campo nella costa Nord possano a breve anche realizzarsi nella costa Sud affinché si possa restituire alla città la fruizione dell'intera costa da molto tempo negata».
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