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Un enorme aereo arriva in piazza Borsa: l'installazione che "saluta" Palermo

Un'opera d'arte pubblica frutto della creatività dell'artista James Bridle e dal titolo "Drone Shadow": rappresenta la presenza nascosta e costante dei droni

  • 3 ottobre 2019

L'istallazione di arte pubblica di James Bridle

Da qualche giorno piazza Cassa di Risparmio a Palermo (conosciuta come piazza Borsa) è diversa dal solito, con la sagoma di un enorme aereo campeggia sull'asfalto: è un'altra trovata di "Cassata drone" (un progetto di ricerca performativa a lungo termine sulla dicotomia cassata siciliana - droni militari), un'opera d'arte pubblica dell'artista contemporaneo James Bridle dal titolo "Drone Shadow".

Questa è solo l'ultima della serie di installazioni sull’onnipresenza inquietante di questi apparecchi, la prima in Italia in esterna dell'artista, Bridle è già stato invitato ad esporre in diverse strutture artistiche e anche a Manifesta di Palermo, ma è la prima sua opera autorizzata dalla Sovrintendenza per uno spazio all'aperto.

L'artista britannico da tempo ha focalizzato la sua personalissima ricerca sull’uso militare dei cosiddetti droni (aerei teleguidati) e qui dà prova della sua visionaria ossessione. Non si vedono questi aerei ma sono presenti sui cieli della Sicilia e controllano lo spazio aereo e le vite delle pesone.
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Cassata Drone Expanded Archive (ne abbiamo parlato qui) saluta così Palermo, con il suo ultimo capitolo cittadino, e darà il via ad un nuovo percorso nomade.

L'istallazione a piazza Borsa annuncia anche anche una mostra al Loggiato di San Bartolomeo della Fondazione Sant’Elia e l’attico di via Malta 21, ormai conosciuta sede principale di Cassata Drone, "Preferire l’ombra", a cura di Giacomo Pigliapoco e Luca Gennati (LA mostra è visitabile fino al 30 ottobre).

Sin dal titolo, la mostra rimanda a un costante equilibrio tra visibilità e invisibilità nel rapporto tra sorvegliante e sorvegliato.

Tema di indagine è infatti la sorveglianza nei suoi aspetti civili, militari, visivi e primitivi. Una ricerca quindi che prende avvio dai moderni droni con l’intenzione di dichiarare la necessità di una strategia personale di oscuramento.

Non solo il sorvegliante resta invisibile preferendo l’ombra, ma anche il sorvegliato dovrebbe proporsi di togliersi con coscienza dai riflettori. Impossibile non citare allora le parole del filosofo francese Gregoire Chamayou in "Teoria del drone". Principi filosofici del diritto di uccidere (DeriveApprodi, 2014) e dell’artista inglese James Bridle in Nuova era oscura (Nero Editions, 2019).

Nella sede di via Malta saranno esposte foto d’archivio del chimico tedesco Julius Neubronner, inventore della fotografia aerea con piccioni viaggiatori, e l’installazione audiovisiva Frutto del sorbo di Valentina Furian. Il Loggiato di San Bartolomeo ospiterà infine Marco Strappato con Flying over thewhite threshold, l’opera Sociality di Paolo Cirio e una nuova produzione del collettivo Il Pavone.

g. olmo stuppia, direttore di Cassata Drone Expanded Archive, si ripropone con quest’ultimo progetto palermitano di continuare lo studio sulla stratificazione culturale siciliana in particolar modo in rapporto a un’importante presenza tecnologica-militare sul territorio che coesiste quotidianamente con una tradizione culinaria, simbolica e storica.

Contraddizioni e convivenze che fan parte in definitiva di chiunque e che tornano protagoniste anche in "Preferire l’ombra".
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