Un nuovo studio sul cambiamento climatico: "coste siciliane sommerse", le aree a rischio
Grazie alla mappa interattiva del Climate Central si possono vedere le aree inghiottite dall'acqua. Tra le aree a rischio anche le spiagge della città di Palermo

Un estratto della mappa sul cambiamento climatico
Un nuovo studio scientifico pubblicato sulla rivista PNAS ha analizzato gli effetti che il cambiamento climatico potrebbe avere sulle terre emerse; in particolare si è studiato come il surriscaldamento globale influenza lo scioglimento dei ghiacciai perenni, nello specifico della calotta polare artica.
Gli studi hanno evidenziato che basterebbe lo scioglimento della sola calotta polare antartica occidentale per creare un innalzamento degli oceani di oltre tre metri di altezza, ciò sarebbe sufficiente per sommergere diverse aree terrestri nel mondo, prime di tutto le aree costiere ed in prossimità di fiumi.
L’Italia e le sue isole proprio per la sua vicinanza con il mare sarebbe fortemente colpita; alcune delle are più a rischio sono i territori di Venezia, Pisa e Napoli che con i dati dei fatti risulterebbero coperte dall’acqua in gran parte della loro estensione.
Grazie alla mappa interattiva del Climate Central è possibile visionare tutte le aree che segnate di rosso si troverebbero sommerse dall’acqua.
Tra le aree più a rischio risulta anche la Sicilia che rischia di veder scomparire grandi superfici delle proprie coste e spiagge, bellezze tipiche dei territori e apprezzati dal turismo.
Tra le aree più colpite risulterebbe Catania che perderebbe grandi superfici del territorio, vedendosi distrutte gran parte delle sue coste; in particolare l’acqua sommergerebbe una grande striscia che partirebbe dalle porte di Catania fino al litorale di Angone.
Con un innalzamento del mare di più di 3 metri di altezza risulterebbero inabissate anche moltissime aree delle coste del palermitano.
Mostrata in rosso sulla mappa delle aree al disotto del livello del mare risulta di spicco a Palermo tutta l’area del porto, comprendendo anche la Cala, luogo iconico di Palermo che verrebbe totalmente sommersa; l’avanzamento dell’acqua nell’area del porto risulta estesa colpendo anche aree rappresentative di aggregazione come il molo trapezoidale, spazio da poco restituito alla comunità che a causa del cambiamento climatico rischia di essere restituito al mare.
Tra le aree a rischio a causa dell’innalzamento degli oceani risultano moltissime spiagge della città di Palermo come la spiaggia di Romagnolo e di Vergine Maria, la cui battigia verrebbe totalmente sommersa.
A rischio anche gran parte del litorale di Mondello che perderebbe, oltre alle spiagge, anche una grossa area di territorio, centro di ritrovo e di villeggiatura di molte persone, che verrebbe sommerso.
Lo scioglimento dei ghiacciai rappresenta una delle più grandi minacce per la sopravvivenza della vita sulla terra, conseguenza diretta degli effetti del surriscaldamento globale, attuato principalmente dalle emissioni di gas clima alteranti nella atmosfera terrestre, prima di tutti la CO2.
Lo scioglimento dei ghiacciai, oltre a poter creare diversi danni causati dall’innalzamento dei mari, costituisce una minaccia per le riserve di acqua potabile del pianeta, poiché oltre alle calotte polari esistono moltissimi ghiacciai perenni che costituiscono una riserva di acqua potabile per il mondo.
Il livello medio dei mari, già salito di diversi centimetri negli ultimi decenni, rischia quindi di aumentare ulteriormente a causa dello scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari e dell’espansione termica degli oceani dovuto al surriscaldamento globale.
Nuovi studi pubblicati sulla rivista Nature hanno messo in evidenza le catastrofi che si innescherebbero dalla perdita totale della calotta glaciale antartica, il suo totale discioglimento rappresenterebbe infatti un punto di non ritorno per l’avvio di una reazione a catena che causerebbe un progressivo innalzamento del libello del mare.
Questi studi intendono trasmettere con evidenze scientifiche il messaggio di una minaccia che potrebbe gravare sul mondo, allo scopo di rafforzare l’importanza di attuare una transizione ecologica verso forme di energia rinnovabili, riducendo sempre di più i mezzi e le centrali inquinanti che continuano ad immettere nell’atmosfera gas nocivi per l’ambiente, causa principale del surriscaldamento globale.
Gli studi hanno evidenziato che basterebbe lo scioglimento della sola calotta polare antartica occidentale per creare un innalzamento degli oceani di oltre tre metri di altezza, ciò sarebbe sufficiente per sommergere diverse aree terrestri nel mondo, prime di tutto le aree costiere ed in prossimità di fiumi.
L’Italia e le sue isole proprio per la sua vicinanza con il mare sarebbe fortemente colpita; alcune delle are più a rischio sono i territori di Venezia, Pisa e Napoli che con i dati dei fatti risulterebbero coperte dall’acqua in gran parte della loro estensione.
Grazie alla mappa interattiva del Climate Central è possibile visionare tutte le aree che segnate di rosso si troverebbero sommerse dall’acqua.
Tra le aree più a rischio risulta anche la Sicilia che rischia di veder scomparire grandi superfici delle proprie coste e spiagge, bellezze tipiche dei territori e apprezzati dal turismo.
Tra le aree più colpite risulterebbe Catania che perderebbe grandi superfici del territorio, vedendosi distrutte gran parte delle sue coste; in particolare l’acqua sommergerebbe una grande striscia che partirebbe dalle porte di Catania fino al litorale di Angone.
Con un innalzamento del mare di più di 3 metri di altezza risulterebbero inabissate anche moltissime aree delle coste del palermitano.
Mostrata in rosso sulla mappa delle aree al disotto del livello del mare risulta di spicco a Palermo tutta l’area del porto, comprendendo anche la Cala, luogo iconico di Palermo che verrebbe totalmente sommersa; l’avanzamento dell’acqua nell’area del porto risulta estesa colpendo anche aree rappresentative di aggregazione come il molo trapezoidale, spazio da poco restituito alla comunità che a causa del cambiamento climatico rischia di essere restituito al mare.
Tra le aree a rischio a causa dell’innalzamento degli oceani risultano moltissime spiagge della città di Palermo come la spiaggia di Romagnolo e di Vergine Maria, la cui battigia verrebbe totalmente sommersa.
A rischio anche gran parte del litorale di Mondello che perderebbe, oltre alle spiagge, anche una grossa area di territorio, centro di ritrovo e di villeggiatura di molte persone, che verrebbe sommerso.
Lo scioglimento dei ghiacciai rappresenta una delle più grandi minacce per la sopravvivenza della vita sulla terra, conseguenza diretta degli effetti del surriscaldamento globale, attuato principalmente dalle emissioni di gas clima alteranti nella atmosfera terrestre, prima di tutti la CO2.
Lo scioglimento dei ghiacciai, oltre a poter creare diversi danni causati dall’innalzamento dei mari, costituisce una minaccia per le riserve di acqua potabile del pianeta, poiché oltre alle calotte polari esistono moltissimi ghiacciai perenni che costituiscono una riserva di acqua potabile per il mondo.
Il livello medio dei mari, già salito di diversi centimetri negli ultimi decenni, rischia quindi di aumentare ulteriormente a causa dello scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari e dell’espansione termica degli oceani dovuto al surriscaldamento globale.
Nuovi studi pubblicati sulla rivista Nature hanno messo in evidenza le catastrofi che si innescherebbero dalla perdita totale della calotta glaciale antartica, il suo totale discioglimento rappresenterebbe infatti un punto di non ritorno per l’avvio di una reazione a catena che causerebbe un progressivo innalzamento del libello del mare.
Questi studi intendono trasmettere con evidenze scientifiche il messaggio di una minaccia che potrebbe gravare sul mondo, allo scopo di rafforzare l’importanza di attuare una transizione ecologica verso forme di energia rinnovabili, riducendo sempre di più i mezzi e le centrali inquinanti che continuano ad immettere nell’atmosfera gas nocivi per l’ambiente, causa principale del surriscaldamento globale.
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