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Un autunno bianco in Sicilia: arriva la neve nei Comuni di Nebrodi e Madonie

Si comincia da lunedì 27 novembre con i venti di Tramontana: con loro arriva un autentico crollo delle temperature su tutta la Sicilia e deboli nevicate fino a basse quote

Balarm
La redazione
  • 28 novembre 2017

È forse il caso di tirare fuori dall'armadio i giubbotti pesanti e le sciarpe: stiamo per assistere al primo e si, un po' prematuro, assalto invernale.

Si comincia da lunedì 27 novembre, quando intensi venti di Tramontana porteranno con sé un crollo delle temperature su tutta la Sicilia e deboli nevicate fino a quote relativamente basse sui rilievi settentrionali.

Già dal mattino, il limite delle nevicate oscillerà intorno ai 1200 metri ma nel corso della giornata, complice un ulteriore calo termico, si assesterà intorno ai 1000-1100 metri di altitudine, sebbene con precipitazioni in graduale attenuazione.

Ciò significa che, per esempio, Floresta verrà imbiancata da questa prima irruzione artica ma anche Cesarò, San Teodoro, Petralia Soprana, Troina, Capizzi, Geraci Siculo, San Mauro Castelverde, Santa Domenica Vittoria e Gangi assisteranno all’arrivo della neve.

Poco più in basso (su Cerami, Maletto, Polizzi Generosa e Mistretta) si tratterà di neve mista a pioggia, a tratti rovesci di gragnola, a tratti veri e propri fiocchi, sebbene bagnati, dunque sotto i 1000 metri sarà difficile registrare accumuli, se non di brevissima durata – e nel caso di – intense precipitazioni.
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Mentre una popolazione di oltre 40mila abitanti, quella dei Comuni più alti di Nebrodi e Madonie si prepara alla visita della neve sulle aree centro-meridionali prevarrà il tempo soleggiato, ma la Tramontana e il freddo si faranno sentire eccome.

Attenzione soprattutto alle temperature minime di martedi. A seguire, dopo un generale rialzo termico atteso per metà settimana, da venerdì una nuova irruzione d’aria fredda potrà investire in pieno il Mediterraneo centrale.

Questi ultimi giorni di novembre e soprattutto la prima parte di dicembre saranno caratterizzati da temperature da fine gennaio, sicuramente non autunnali, dunque abbondantemente inferiori alle medie climatiche del periodo.

Il proseguimento della fase fredda è un’ottima notizia per gli operatori sciistici di Etna e Piano Battaglia, specie in vista del weekend dell’Immacolata: le danze si aprono a metà novembre, ma con buona probabilità ci sarà almeno un bis ben più corposo.

Se si eccettuano rari episodi, quali l’irruzione memorabile dell’Epifania scorsa e quella altrettanto storica che portò tanta neve fin sul mare a Capodanno 2015, gli inverni degli anni 2000 sono stati quasi sempre caratterizzati da un avvio in sordina, anzi spesso proprio anonimo, e da un parziale recupero di vitalità nella seconda parte, con episodi freddi relegati quasi sempre a febbraio e marzo.

Ebbene quest’anno il trend sembra cambiare: le previsioni meteo per dicembre suggeriscono un assetto configurativo favorevole all’ingresso di aria fredda sul Mediterraneo grazie a un anticiclone oceanico protagonista di frequenti uscite verso l’Islanda, in grado di innescare ripetute "discese artiche" sull’Europa meridionale.
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