"30 Libri in 30 Giorni": si presenta ad Alia il volume "Croce di pietra"
Nell’ambito dell’iniziativa "30 Libri in 30 Giorni" si presenta sabato 30 marzo ad Alia, il volume di Francesco Teriaca dal titolo “Croce di pietra”.
La manifestazione è promossa da BCsicilia, l’Associazione che si occupa di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali in collaborazione con il Comune di Alia.
Dopo i saluti del Sindaco Felice Guglielmo, e l'introduzione di Elisabetta Chimento, Presidente BCsicilia Sede di Alia e di Rita La Monica, Vice Presidente regionale BCsicilia, è previsto l'intervento di Eliana Calandra, Direttrice dell'Archivio Storico di Palermo. All’incontro sarà presente l'autore.
"Croce di pietra" ha l’impianto di un romanzo storico, anche se i grandi eventi della storiografia ufficiale rimangono in filigrana per lasciare un posto di primo piano, invece, alla vita quotidiana, descritta nei minimi particolari, con un’attenzione antropologica nei confronti di usi, costumi e riti collettivi che vengono ricostruiti fedelmente: dalla bardatura dei cavalli alla festa della Santa Patrona, dalle forme del corteggiamento d’amore agli usi funebri.
La narrazione si avvale di un doppio registro linguistico, tra italiano e siciliano, come di quello più adatto, non per interpretare, ma per restituire il passato individuale e collettivo, in una trasposizione letteraria carica di pathos e di umana partecipazione alle passioni, gioie e sofferenze che agitano la vita dei personaggi.
La manifestazione è promossa da BCsicilia, l’Associazione che si occupa di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali in collaborazione con il Comune di Alia.
Dopo i saluti del Sindaco Felice Guglielmo, e l'introduzione di Elisabetta Chimento, Presidente BCsicilia Sede di Alia e di Rita La Monica, Vice Presidente regionale BCsicilia, è previsto l'intervento di Eliana Calandra, Direttrice dell'Archivio Storico di Palermo. All’incontro sarà presente l'autore.
"Croce di pietra" ha l’impianto di un romanzo storico, anche se i grandi eventi della storiografia ufficiale rimangono in filigrana per lasciare un posto di primo piano, invece, alla vita quotidiana, descritta nei minimi particolari, con un’attenzione antropologica nei confronti di usi, costumi e riti collettivi che vengono ricostruiti fedelmente: dalla bardatura dei cavalli alla festa della Santa Patrona, dalle forme del corteggiamento d’amore agli usi funebri.
La narrazione si avvale di un doppio registro linguistico, tra italiano e siciliano, come di quello più adatto, non per interpretare, ma per restituire il passato individuale e collettivo, in una trasposizione letteraria carica di pathos e di umana partecipazione alle passioni, gioie e sofferenze che agitano la vita dei personaggi.
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