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A Palermo "S" di Alex Caminiti: in mostra tele e sculture dell'artista siciliano

  • Artetika - Palermo
  • Dal 13 maggio al 3 giugno 2018 (evento concluso)
  • Visitabile dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 alle 17.00 alle 20.00
  • Gratuito
  • Per informazioni telefonare al numero 091.309428 oppure inviare una mail a Info@galleriartetika.it
Balarm
La redazione

Opera "Bat Man giallo"

Sono tante le parole che iniziano con la esse e possono raccontare un po’ del lavoro artistico dell'artista siciliano Alex Caminiti, nato a Messina e fenomeno dell’arte contemporanea mondiale. La sua vera arte è la sua dirompente forza comunicativa.

"S" è la seconda personale di Caminiti organizzata dalla galleria Artetika: dopo la prima mostra si è creata una sintonia sinergica con l’artista, come un antico sodalizio e un patto d’amore per l’arte, da cui è nata questa esposizione.

Un’urgenza comunicativa dalla potenza travolgente, non importa quale sia il gesto, Alex Caminiti travolge e inonda il visitatore con la sua arte positiva. 37 sono le opere del percorso espositivo allestito dalla galleria Artetika: 23 tele, a spray e a pennello, nelle quali Caminiti gioca con il mito pop dei Supereroi, con un linguaggio artistico diretto e un uso del colore sulla materia e sulla tela del tutto inaspettato.

Spruzzi di fuxia, nero e blu, colori intensi che si sciolgono in lacrime. Arricchiscono il percorso espositivo 14 sculture: 4 blocchi di marmo operato, 4 Mele "Love", 2 skulls dipinti e 4 action figures in metallo colorato. In mostra anche il grande trittico “Biancaneve non deve morire” (tecnica mista su carta fotografica), creato dall’artista in omaggio alla forza della donna e contro la violenza di genere.

Infine, esposti due quadri figurativi e ironici, genere con il quale ha esordito Caminiti, dipinti su tela e nei quali l’artista contaminava già allora la pittura classica, appresa in Accademia, attraverso composizioni dove – ad esempio – il volto del robot Mazinga veniva dipinto al posto della testa su di un nudo di donna del ’600, attuando, così, il suo personale stravolgimento dissacrante della Pop Art.
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