A Palermo una guida al mondo di Marina Abramovic: presentazione del libro con l'autrice
La performance "The artist is present"
Personaggio poliedrico e misterioso, la performer serba Marina Abramovic ha fondato il proprio manifesto artistico basandosi sulla forza delle emozioni mediate dal corpo, creando una poetica della performance condivisa e aperta al confronto col pubblico: mercoledì 31 ottobre alle 16.30 alla la Biblioteca Multimediale di Villa Trabia di Palermo si presenta "Marina Abramovic. Il paradosso dell'assenza - performance 1967 - 2017" di Valeria Spallino.
Insieme all'autrice conversa la giornalista Eugenia Nicolosi.
Dirompente, eclettica e innovatrice, Marina Abramovic ha modellato un nuovo immaginario nel mondo dell’arte, diventando icona e massima esponente della body art.
Valeria Spallino ha raccolto tutte le performance di Marina Abramovic – dal 1967 al 2017 – in quello che è molto di più di un semplice saggio: l’autrice ha affrontato ogni singola performance dell’artista serba, vivendole insieme alla propria scrittura e alla propria sensibilità, raccontando aneddoti e riportando testimonianze, scrivendo una guida necessaria al mondo della Abramovic.
Dal 1999 esercita la libera professione occupandosi di progettazione, restauro e sicurezza ed ha insegnato in scuole pubbliche e private materie tecniche ed artistiche. Ama l’architettura, l’arte e la letteratura.
La scrittura è una passione che coltiva sin da bambina, prediligendo la poetica che rappresenta, in qualche modo il suo modo di restare in silenzio, costruire una speranza, ricongiungersi al cuore segreto delle cose. Ha pubblicato la raccolta di versi Non io poeta (Prova d’Autore, Catania 2011), silloge recentemente classificatasi terza al Premio Letterario Internazionale Pablo Neruda, per la Sez. B Poesia Edita e il saggio "Michele Perriera. La morte non vince la memoria" (Prova d’Autore, Catania 2015).
Insieme all'autrice conversa la giornalista Eugenia Nicolosi.
Dirompente, eclettica e innovatrice, Marina Abramovic ha modellato un nuovo immaginario nel mondo dell’arte, diventando icona e massima esponente della body art.
Valeria Spallino ha raccolto tutte le performance di Marina Abramovic – dal 1967 al 2017 – in quello che è molto di più di un semplice saggio: l’autrice ha affrontato ogni singola performance dell’artista serba, vivendole insieme alla propria scrittura e alla propria sensibilità, raccontando aneddoti e riportando testimonianze, scrivendo una guida necessaria al mondo della Abramovic.
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Valeria Spallino è nata a Palermo nel maggio 1969. Ha frequentato il Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini della sua città, dove ha studiato arpa classica. Ha conseguito il diploma di istruzione secondaria presso l’Istituto Provinciale di Cultura e Lingue, quindi si è laureata con lode in Architettura, presso l’ateneo palermitano.Dal 1999 esercita la libera professione occupandosi di progettazione, restauro e sicurezza ed ha insegnato in scuole pubbliche e private materie tecniche ed artistiche. Ama l’architettura, l’arte e la letteratura.
La scrittura è una passione che coltiva sin da bambina, prediligendo la poetica che rappresenta, in qualche modo il suo modo di restare in silenzio, costruire una speranza, ricongiungersi al cuore segreto delle cose. Ha pubblicato la raccolta di versi Non io poeta (Prova d’Autore, Catania 2011), silloge recentemente classificatasi terza al Premio Letterario Internazionale Pablo Neruda, per la Sez. B Poesia Edita e il saggio "Michele Perriera. La morte non vince la memoria" (Prova d’Autore, Catania 2015).
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