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A Palermo una mostra fotografica ripercorre la storia delle 21 Madri Costituenti

Balarm
La redazione

Il progetto fotografico "Le costituenti nella memoria" in esposizione alla scuola delle Scienze Giuridiche

La mostra fotografica "Le costituenti nella memoria", curata dall'associazione Toponomastica Femminile e allestita presso la Sala Busti della Scuola di Scienze Giuridiche ed Economico-Sociali di Palermo, fa parte dell'esposizione itinerante "Donne e lavoro", realizzata al fine di valorizzare il lavoro della donna in tutte le sue forme.

Esposta in molte sedi (nelle province di Agrigento, Cagliari, Lodi, Milano, Napoli, Nuoro, Padova, roma, Rovigo, Salerno, Sassari) la sezione sulle 21 donne costituenti, a settant'anni dall'entrata in vigore della Costituzione, riassume l'attività politica della donna e i suoi interventi nelle riunioni dell'Assemblea, che appaiono ancora oggi particolarmente attuali.

Le 21 Madri Costituenti rappresentano l’esempio del valore culturale, sociale e politico del genere femminile a cui, in quegli anni, si era appena concesso il diritto al voto.

Il 25 giugno 1946, nel Palazzo di Montecitorio, l'Assemblea Costituente si riunì in prima seduta con il compito di redigere la nuova Costituzione, approvare i trattati internazionali e le leggi in bilancio, votare la fiducia al governo.
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Al suo interno erano presenti ventuno donne, molte antifasciste e protagoniste nella resistenza, con la volontà democratica di contribuire attivamente alla vita politica, segnando una tappa indimenticabile nella storia italiana.

Nel corso dei lavori mantennero la loro intesa, nonostante provenissero da diverse culture politiche e la loro presenza fu determinante per fare della Carta costituzionale lo strumento di parità tra i sessi e una garanzia di emancipazione per le donne italiane.

Cinque di loro furono elette nella Commissione dei 75 che preparò il testo portato poi in assemblea plenaria. Dopo l'approvazione del testo finale della Costituzione, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il 27 dicembre 1947, alcune di loro divennero figure istituzionali di grande riferimento e rimasero a lungo nelle sale parlamentari, altre tornarono alle proprie occupazioni. 

Maria Agamben, Angelina Merlin, Leonilde Iotti, Teresa Noce, Ottavia Penna, Angela Guidi Cingolani,Teresa Mattei, Adele Bei, Bianca Bianchi, Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter Jervolino, Nadia Gallico Spano, Angela Gotelli, Angiola Minella, Rita Montagnana, Maria Nicotra Fiorini, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi e Vittoria Titomanlio: questi i nomi che, grazie ai pannelli esplicativi della mostra e alle fotografie in essi contenuti, hanno un volto e una storia da raccontare.

Alle 21 Madri Costituenti va il riconoscimento di aver fissato nella Costituzione italiana i principi della non discriminazione delle donne davanti alla legge (art.3) e nelle attività lavorative (art.37), il loro diritto al voto (art 48), l’accesso alle cariche pubbliche e la parità di condizione fra donna e uomo (art. 51).
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