"A zio piacendo": lo spettacolo con Giovanni Nanfa ed Ernesto Maria Ponte al Teatro Jolly
"A zio piacendo" si può definire la commedia delle prime volte. Nelle loro lunghe e prestigiose carriere Giovanni Nanfa ed Ernesto Maria Ponte non avevano mai recitato insieme, così come nella collaudata coppia di autori Ponte-Salvo Rinaudo, per la prima volta, si inserisce la firma di Nanfa.
La pièce replica al Teatro Jolly di Palermo dal 6 al 29 maggio 2022, solo il venerdì, sabato e domenica.
Lo spettacolo è, con sapiente cura, costruito per smentire l’aspettativa di una competizione tra i due comici protagonisti che si ritrovano complementari e complici lungo tutto lo sviluppo della storia.
L’azione si svolge in un villino di San Martino delle Scale dove abitano i due cugini Galli, piuttosto differenti per età, indole e gusti. L’andirivieni su e giù per le "Scale" dei tre personaggi femminili, Iaia Corcione, Clelia Cucco e Tiziana Martilotti, condizionerà la vita tranquilla dei due protagonisti.
La verve di Ponte viene bilanciata costantemente dallo humour compassato di Nanfa che si muove agevole nel suo ennesimo ruolo di pensionato molto legato alle sue abitudini.
Questo perfetto equilibrio viene avvertito dallo spettatore che si lascia intrigare da una trama che può avere più soluzioni, proprio perché gli ammiccamenti degli attori depistano da ogni probabile finale. La classica ciliegina sulla torta è, infine, l’impeccabile assistenza alla regia di Clelia Cucco.
La pièce replica al Teatro Jolly di Palermo dal 6 al 29 maggio 2022, solo il venerdì, sabato e domenica.
Lo spettacolo è, con sapiente cura, costruito per smentire l’aspettativa di una competizione tra i due comici protagonisti che si ritrovano complementari e complici lungo tutto lo sviluppo della storia.
L’azione si svolge in un villino di San Martino delle Scale dove abitano i due cugini Galli, piuttosto differenti per età, indole e gusti. L’andirivieni su e giù per le "Scale" dei tre personaggi femminili, Iaia Corcione, Clelia Cucco e Tiziana Martilotti, condizionerà la vita tranquilla dei due protagonisti.
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Il gioco teatrale risulta irresistibile perché ai due caratteri diversi dei cugini si contrappongono tre donne che, sia sulla scena che nel percorso artistico, hanno caratteristiche del tutto diverse. Su questo valore aggiunto hanno operato gli autori e l’attenta regia di Ponte che impreziosisce le gag con una serie di sfumature che contribuiscono al coinvolgimento del pubblico. La verve di Ponte viene bilanciata costantemente dallo humour compassato di Nanfa che si muove agevole nel suo ennesimo ruolo di pensionato molto legato alle sue abitudini.
Questo perfetto equilibrio viene avvertito dallo spettatore che si lascia intrigare da una trama che può avere più soluzioni, proprio perché gli ammiccamenti degli attori depistano da ogni probabile finale. La classica ciliegina sulla torta è, infine, l’impeccabile assistenza alla regia di Clelia Cucco.
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