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Al Museo Salinas una mostra racconta i Borbone e l’archeologia a Palermo, Napoli e Pompei

  • Museo archeologico regionale "Antonino Salinas" - Palermo
  • Dal 2 dicembre 2018 al 31 marzo 2019 (evento concluso)
  • Visitabile da martedì a sabato dalle 9.30 alle 18.30, domenica e festivi dalle 9.30 alle 13.30
  • 3 euro (ingresso al Museo), ingresso gratuito al Museo fino a 18 anni e ogni prima domenica del mese
  • Info e prenotazioni al numero 091 7489995
Balarm
La redazione

Una copia del "Satiro versante" di Prassitele esposta al Museo Salinas in occasione della mostra

Da Capitale del Regno a Capitale della Cultura: Palermo racconta i Borbone occupando i tre saloni del primo piano del museo archeologico. Una vasta selezione di opere e reperti donati all’allora Museo di Palermo dai sovrani Borbone Francesco I e Ferdinando II e diverse opere provenienti da scavi finanziati dai reali a Pompei, Ercolano e Torre del Greco, prestate dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dai Parchi Archeologici di Pompei ed Ercolano.

L'esposizione, curata dal direttore del Salinas, Francesca Spatafora – allestita dal 2 dicembre al 31 marzo -  è organizzata dal Museo archeologico Salinas in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Parco Archeologico di Pompei e CoopCulture.

Tre le sezioni allestite: la prima, dedicata a Pompei, comprende l’intero complesso di opere e materiali provenienti dalla Casa di Sallustio (una parte è ricostruita fedelmente in scala) donati al Museo di Palermo nel 1831 da Ferdinando II; spicca tra questi “Ercole in lotta con il cervo”, gruppo scultoreo in bronzo che abbelliva originariamente l’atrio della domus e che oggi fa parte della collezione del Salinas.
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Completano l’esposizione dedicata alla città vesuviana (sala con tono predominante rosso) alcune sculture, vasellame quotidiano in terracotta e bronzo, decorazioni architettoniche rinvenute a Pompei nel corso degli scavi realizzati dai Borbone o recuperate nei cunicoli di scavo ottocenteschi. Una seconda sezione è dedicata a Ercolano: sono esposte, con il grande plastico del teatro di Ercolano realizzato nel 1808, diverse pitture parietali, oggetti di uso quotidiano, bronzi e sculture provenienti dagli scavi ottocenteschi.

Dell’ultima sezione fanno parte opere e pitture rinvenute nella villa di Contrada Sora a Torre del Greco: alcune furono portate a Palermo e donate al museo nel 1831 da Ferdinando II, in fuga da Napoli nel 1798 (e tra queste spicca una splendida copia romana in marmo dell’originale in bronzo del Satiro versante di Prassitele); altre, provenienti da scavi ottocenteschi o dei primi anni Novanta dello scorso secolo, provengono dallo stesso contesto e testimoniano la raffinatezza dell’apparato decorativo della villa.
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