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Al Nautoscopio incontro con la ginecologa Antonella Monastra sulla legge 194

Nella suggestiva cornice del Nautoscopio Non una di meno Palermo propone un incontro con la ginecologa Antonella Monastra sulla legge 194 e la necessità di un percorso di educazione sessuale e prevenzione.

In Italia il 70 % dei medici è obiettore di coscienza. I governi regionali non esercitano il potere di contrastare questo fenomeno che in Sicilia si attesta circa all'86%. Ciò significa che nella nostra isola quasi 9 medici su 10 si rifiutano di rendere effettivo il diritto delle donne di scegliere sul proprio corpo.

L'Aifa (Agenzia Italiano per il Farmaco) impone protocolli che, contro ogni evidenza scientifica, limitano la somministrazione della pillola abortiva RU486. Lo stesso ente ha stabilito la non rimborsabilità degli anticoncezionali (prevista per legge), i cui costi sono fra i più alti d’Europa e gravano interamente sui cittadine e sulle cittadine. I consultori laici e pubblici vengono depotenziati e chiusi mentre le organizzazioni cattoliche controllano sempre più strutture e gestiscono una grande parte dei fondi della sanità pubblica.

"La nostra libertà, la nostra salute sessuale e riproduttiva, continua a essere un terreno di scontro. A farne le spese sono le donne più povere e precarie, quelle più giovani e quelle senza documenti di soggiorno. Non lasceremo che a decidere per noi siano medici obiettori, governi moralisti, l’industria dei farmaci, gli integralisti cattolici e i nuovi fascisti. Vogliamo accesso gratuito alla contraccezione, alla pillola abortiva RU486. Pretendiamo che venga assicurato a tutte l'accesso alle pratiche abortive, perché siano le donne stesse a scegliere sull'aborto o sulla maternità indipendentemente dalla cittadinanza, dai documenti o dalla condizione sociale ed economica. Sulle nostre vite e sui nostri corpi decidiamo noi!".

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