Alla scoperta del disegnatore prediletto da Picasso: visite al Museo "Emilio Greco" di Catania
 
											Un'opera di Emilio Greco
					Katane – questo uno dei nomi d’origine di Catania, che in greco antico significa “grattugia”, probabilmente per le irregolarità del territorio lavico su cui sorge – fu distrutta più volte da eruzioni, terremoti e invasioni. Quella che vediamo oggi è il risultato dell’ultima splendida ricostruzione del 1693. "Le Vie dei Tesori", quest’anno dal 4 ottobre al 3 novembre, apre oltre quaranta luoghi: anfiteatri, chiese, cupole, palazzi nobiliari: un’occasione unica per scoprire una città dall’inconsueta bellezza.
«Greco è il più grande disegnatore che abbiamo in Europa»: parola di Pablo Picasso, che così definiva questo catanese versatile e poliedrico che fu scultore, illustratore e pure scrittore.
Il Museo "Emilio Greco" venne allestito negli anni Novanta e inaugurato personalmente dall’artista in un luogo ricco di storia legata pure al compositore Vincenzo Bellini: occupa infatti alcuni ambienti del Palazzo Gravina Cruyllas dei principi di Palagonia, sede anche del Museo civico belliniano.
Qui è possibile, prima ancora dell’esposizione, ammirare i fasti dell’edificio: dalla cappelletta agli stemmi che ne decorano il soffitto dell’atrio di ingresso. Le opere di Greco sono 150, autografate e datate tra il 1955 e il 1992. Il Museo custodisce anche sculture di un altro artista catanese, Eugenio Russo.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
				
									«Greco è il più grande disegnatore che abbiamo in Europa»: parola di Pablo Picasso, che così definiva questo catanese versatile e poliedrico che fu scultore, illustratore e pure scrittore.
Il Museo "Emilio Greco" venne allestito negli anni Novanta e inaugurato personalmente dall’artista in un luogo ricco di storia legata pure al compositore Vincenzo Bellini: occupa infatti alcuni ambienti del Palazzo Gravina Cruyllas dei principi di Palagonia, sede anche del Museo civico belliniano.
Qui è possibile, prima ancora dell’esposizione, ammirare i fasti dell’edificio: dalla cappelletta agli stemmi che ne decorano il soffitto dell’atrio di ingresso. Le opere di Greco sono 150, autografate e datate tra il 1955 e il 1992. Il Museo custodisce anche sculture di un altro artista catanese, Eugenio Russo.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
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