Alla scoperta della Chiesa di San Domenico e della Cappella dei Crociati di Trapani

La cappella dei crociati di Trapani
La città di Trapani ha deciso di partecipare alla sua prima edizione de "Le Vie dei Tesori", ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
Diciannove siti, per iniziare, soprattutto chiese, ma anche torri, palazzi, cappelle, biblioteche segrete, sulle tracce dell’antico ghetto.
Ogni venerdì, sabato e domenica sarà possibile visitare la Chiesa di San Domenico di Trapani. Si trova nella parte più alta del centro storico e fu edificata dai domenicani, sui resti della chiesa di Santa Maria, durante il regno di Giacomo D'Aragona che, nel 1289, concesse il sito. Nonostante le trasformazioni e le modifiche subite nel corso dei secoli, la facciata conserva ancora un bel rosone trecentesco. All’interno, da ammirare l’affresco bizantineggiante della Madonna del Latte e la settecentesca cappella del Crocifisso, progettata da Giovanni Biagio Amico, che custodisce sull’altare un raro esempio di Crocifisso doloroso gotico.
A questo Crocifisso si attribuiscono diversi miracoli: il primo durante un’epidemia di peste, quando iniziò a sanguinare il costato; il secondo, in un periodo di carestia, quando un bambino si inginocchiò chiedendo del pane e il simulacro, schiodato un braccio dalla croce, glielo porse. Dall’abside, dov’è sepolto Manfredi d’Aragona, si accede alla Cappella dei Crociati con affreschi dei secoli XIV e XV.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
Diciannove siti, per iniziare, soprattutto chiese, ma anche torri, palazzi, cappelle, biblioteche segrete, sulle tracce dell’antico ghetto.
Ogni venerdì, sabato e domenica sarà possibile visitare la Chiesa di San Domenico di Trapani. Si trova nella parte più alta del centro storico e fu edificata dai domenicani, sui resti della chiesa di Santa Maria, durante il regno di Giacomo D'Aragona che, nel 1289, concesse il sito. Nonostante le trasformazioni e le modifiche subite nel corso dei secoli, la facciata conserva ancora un bel rosone trecentesco. All’interno, da ammirare l’affresco bizantineggiante della Madonna del Latte e la settecentesca cappella del Crocifisso, progettata da Giovanni Biagio Amico, che custodisce sull’altare un raro esempio di Crocifisso doloroso gotico.
A questo Crocifisso si attribuiscono diversi miracoli: il primo durante un’epidemia di peste, quando iniziò a sanguinare il costato; il secondo, in un periodo di carestia, quando un bambino si inginocchiò chiedendo del pane e il simulacro, schiodato un braccio dalla croce, glielo porse. Dall’abside, dov’è sepolto Manfredi d’Aragona, si accede alla Cappella dei Crociati con affreschi dei secoli XIV e XV.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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