Alla scoperta della Prefettura di Messina, tra opere d'arte e decori Liberty nel palazzo che domina il mare
Gli interni della Prefettura di Messina
Devastata dal terremoto del 1908 e rinata spezzata, dolente, ma ancora viva. Da quel cataclisma a Messina sono sopravvissuti chiese, ipogei, forti, ville, opere d’arte raccolte nel Museo regionale. Un patrimonio straordinario che, con la terza edizione de "Le Vie dei Tesori", in programma dal 13 al 29 settembre, si mostra ogni weekend con l’orgoglio della sua storia.
Un colpo d’occhio sullo Stretto, che fronteggia la “falce” della città e la sponda calabrese. Entrare nel salone principale della prefettura significa avere una vista davvero unica sulla città.
Il Palazzo, progettato da Cesare Bazzani nel 1920 e appaltato alla Federazione delle società cooperative di Ravenna che lo completò in due anni, è in stile neoclassico e rinascimentale con citazioni floreali e Liberty.
Sostituì il vecchio palazzo che sorgeva accanto alla chiesa di San Giovanni di Malta, che pur avendo resistito al sisma del 1908, venne completamente abbattuto.
L’ingresso principale immette su un grande atrio a colonne da cui parte la scala monumentale di rappresentanza che conduce al piano superiore, colmo di opere d’arte. Oltre al salone, da ammirare la biblioteca, la stanza del prefetto con il soffitto a cassettoni, i salottini che si susseguono uno dopo l’altro, e pure una sala da biliardo.
A Messina sono 26 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 40 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo a Messina, al costo di 25 euro.
Un colpo d’occhio sullo Stretto, che fronteggia la “falce” della città e la sponda calabrese. Entrare nel salone principale della prefettura significa avere una vista davvero unica sulla città.
Il Palazzo, progettato da Cesare Bazzani nel 1920 e appaltato alla Federazione delle società cooperative di Ravenna che lo completò in due anni, è in stile neoclassico e rinascimentale con citazioni floreali e Liberty.
Sostituì il vecchio palazzo che sorgeva accanto alla chiesa di San Giovanni di Malta, che pur avendo resistito al sisma del 1908, venne completamente abbattuto.
L’ingresso principale immette su un grande atrio a colonne da cui parte la scala monumentale di rappresentanza che conduce al piano superiore, colmo di opere d’arte. Oltre al salone, da ammirare la biblioteca, la stanza del prefetto con il soffitto a cassettoni, i salottini che si susseguono uno dopo l’altro, e pure una sala da biliardo.
A Messina sono 26 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 40 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo a Messina, al costo di 25 euro.
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