"Archivio Volume Uno", gli scatti di Fabio Sgroi: la Palermo degli anni 80 in mostra
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Particolare di "autoritratto-2021-©-Fabio-Sgroi"
Fabio Sgroi ha iniziato a fotografare da giovanissimo quando nei suoi scatti venivano immortalati i suoi amici. Nel tempo è diventato un fotografo apprezzato, che non ha mai smesso di raccontare ciò che lo circonda attraverso la fotografia.
I suoi scatti adesso sono esposti in una mostra fotografica dal titolo "Archivio Volume Uno" che si inaugura venerdì 10 giugno, alle 19.00, presso Baco About Photogtaphs a Palermo.
La mostra, che rimane visitabile fino al 21 luglio, comprende le prime foto del suo archivio, dal 1984 fino ai primi anni ’90, che raccontano la scena punk palermitana anni ’80 e quella underground anni ’90, la cronaca per il giornale L’Ora e il suo lavoro indipendente, tra scorci di città, momenti privati, fatti di cronaca e di costume.
Gruppi di poche persone, che spesso suonavano in band musicali e trascorrevano le giornate in giro per la città, fino a notte fonda.
Con i loro abiti scuri, adornati da borchie e catene e gli immancabili anfibi ai piedi, manifestavano la propria contestazione verso tutto ciò che avevano intorno e rappresentavano il sottobosco rispetto a una gioventù cittadina colorata e festosa.
I suoi scatti adesso sono esposti in una mostra fotografica dal titolo "Archivio Volume Uno" che si inaugura venerdì 10 giugno, alle 19.00, presso Baco About Photogtaphs a Palermo.
La mostra, che rimane visitabile fino al 21 luglio, comprende le prime foto del suo archivio, dal 1984 fino ai primi anni ’90, che raccontano la scena punk palermitana anni ’80 e quella underground anni ’90, la cronaca per il giornale L’Ora e il suo lavoro indipendente, tra scorci di città, momenti privati, fatti di cronaca e di costume.
Gruppi di poche persone, che spesso suonavano in band musicali e trascorrevano le giornate in giro per la città, fino a notte fonda.
Con i loro abiti scuri, adornati da borchie e catene e gli immancabili anfibi ai piedi, manifestavano la propria contestazione verso tutto ciò che avevano intorno e rappresentavano il sottobosco rispetto a una gioventù cittadina colorata e festosa.
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