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Armonie sotto le stelle e grandi nomi per "TalkinJazz": musica (e solidarietà) a Segesta

Balarm
La redazione

Flavio Boltro, Rita Marcotulli e Kurt Rosenwinkel

Le colonne doriche del Tempio di Segesta accolgono tre serate all'insegna della musica jazz, con nomi illustri del panorama nazionale e internazionale.

Qui, dal 28 al 30 agosto alle 21.00, torna per il terzo anno consecutivo “TalkinJazz”, la rassegna organizzata dall’Associazione per l’Arte con il contributo dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e in collaborazione con il Parco Archeologico di Segesta.

Tre serate di musica di altissimo livello, che uniscono il fascino senza tempo del luogo alla magia di artisti capaci di parlare al cuore con ogni accordo.

Anche quest’edizione ha una finalità sociale, realizzata grazie a una convenzione stipulata dall’Associazione per l’Arte con la Diocesi di Trapani destinata al centro pasti Caritas di Alcamo per gli indigenti, come lo scorso anno, quando il ricavato della manifestazione è stato consegnato al Parco di Segesta per sostenere la riforestazione delle aree colpite dall'incendio.

IL PROGRAMMA
Giovedì 28 agosto
Rita Marcotulli Trio
La prima serata vede protagonista Rita Marcotulli, la popolare pianista romana, ormai da decenni al centro dell'attenzione di pubblico e critica, che presenta il suo progetto di Trio accanto al batterista, cantante e compositore messicano Israel Varela e all’italiano Ares Tavolazzi, bassista e contrabbassista.

Un viaggio avventuroso alla ricerca di tanti suoni che rimandano al jazz, al flamenco, alla musica araba e indiana. E non potrebbe essere altrimenti con una artista che ha alle spalle tantissime collaborazioni con Pat Metheny, Pino Daniele, Peter Erskine, Dewey Redman, Enrico Rava, Richard Galliano. Con Pino Daniele, Rita Marcotulli ha largamente collaborato dedicandogli poi un intero album, “A Pino”.
 
Venerdì 29 agosto
Kurt Rosenwinkel Trio
La seconda serata tinge la kermesse di internazionalità ai più alti livelli prevedendo l'esibizione di Kurt Rosenwinkel, uno dei più amati e influenti chitarristi del mondo.

Da molti considerato il chitarrista più notevole e futuribile della sua generazione, con un timbro che tocca le più profonde corde del cuore, che con la sua romantica visionarietà non ancora del tutto analizzata, Kurt Rosenwinkel ha contribuito a creare la nuova forma del jazz sin dagli anni '90.

Kurt si presenta in compagnia dell'amatissimo bassista salernitano Dario Deidda, al suo fianco da decenni anche nelle sue esibizioni negli Stati Uniti, e di un altro fuoriclasse americano, il batterista Gregory Hutchinson.
 
Sabato 30 agosto
Flavio Boltro Quartet meets Eileena Dennis
L'ultima sera il festival omaggia Flavio Boltro, sessantatreenne trombettista torinese che, a partire dalla fine degli anni '80, è stato tra i musicisti italiani di primissimo piano e per anni è stato membro del sestetto di Michel Petrucciani sino alla sua prematura scomparsa.

L'artista ha fatto parte anche dei Lingomania con Roberto Gatto, Maurizio Giammarco, Furio Di Castri e Umberto Fiorentino. Ha collaborato con Stefano Di Battista, Joe Lovano, Paolino Dallaporta, Rosario Bonaccorso, Gino Paoli, Danilo Rea, Billy Higgins, Jimmy Cobb e molti altri ancora.

A Segesta Boltro è affiancato dal collaudassimo Trio di Salvatore Bonafede, Mauro Cottone e Joe Santoro, e ospita l'esperta vocalist inglese di colore Eileen Dennis, cantante di grande comunicatività, sul solco delle grandi interpreti della vocalità nera. A conversare con i musicisti è l’istrionica attrice e cantante palermitana Serena Ganci.

«Questa terza edizione di TalkinJazz – dice Vito Lanzarone, direttore artistico dell’Associazione per l’Arte - prevede, come sempre, la presenza di jazzisti italiani di altissimo livello; poter ospitare Rita Marcotulli, Ares Tavolazxi, Dario Deidda, Salvatore Bonafede e Flavio Boltro ci riempie d’orgoglio, ma la rassegna di quest’anno si contraddistingue per l’internazionalità ai più alti livelli.

Si prevede, infatti, l'esibizione dello statunitense Kurt Rosenwinkel nativo di Philadelphia, uno dei più amati e influenti chitarristi jazz del mondo. Siamo molto felici di poter portare avanti il nostro progetto  jazz confermandoci a Segesta per il terzo anno, lavorando in sintonia con la direzione del Parco».

«In questo tempo in cui, purtroppo, spesso prevale l'indifferenza, l’Associazione per l'arte ha voluto lanciare un messaggio concreto di solidarietà rivolgendo un pensiero ai più bisognosi attraverso una raccolta fondi destinata al centro pasti Caritas di Alcamo - dice il presidente Giuseppe Messana -.

Per questo l’intero incasso sarà devoluto per l’acquisto di attrezzature e arredi per la cucina, per la preparazione e la distribuzione di pasti, per elettrodomestici, accessori, pentole, stoviglie, contenitori per alimenti e/o beni e servizi necessari alla somministrazione di pasti a soggetti in stato di indigenza. L’iniziativa rientra tra gli obiettivi della nostra Associazione, grazie a messaggi che mirino a sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche sociali». 

«Il Parco Archeologico di Segesta, che il nostro indirizzo vede come Contemporaneo, benché possa sembrare un ossimoro per qualcosa di così antico - dice il direttore Luigi Biondo - si rivolge al jazz, al teatro e tutte le arti, con risultati che possiamo definire eccellenti. Questa collaborazione con l'Associazione per l'Arte, che già a luglio ci ha portato un altro evento dedicato anche alla letteratura, e da un po' di anni anche questo Festival jazz, ritengo che sia una strada che non possiamo abbandonare.

Non credo agli eventi ma a tutto quello che diventa importante, punto di riferimento e appuntamento fisso per ogni anno. Anche quest'anno TalkinJazz va in questa direzione, e noi siamo felici di ospitarlo. Il Parco di Segesta è l'unico Parco che ospita eventi all'interno del Tempio. Uno spazio permeato dalla natura che diventa un altro punto di attrazione veramente incredibile».
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