Arte in Sicilia tra Ottocento e Novecento: la mostra al Castello Maniace di Siracusa
Particolare dell'opera "Lungomare di Romagnolo" di Francesco Lojacono, 1915
La mostra "Visioni d'arte in Sicilia tra Ottocento e Novecento. Sciatuzzu miu”, curata da Mery Scalisi e organizzata da Mediterranea Arte, è un viaggio emozionale e visivo attraverso due secoli di arte siciliana, dalle luci poetiche dell'Ottocento alle avanguardie del Novecento.
Ed è il Castello Maniace di Siracusa, capolavoro dell'architettura militare sveva affacciato sul Mar Ionio a ospitare questa mostra che celebra la grande arte siciliana.
"Visioni d'arte in Sicilia tra Ottocento e Novecento. Sciatuzzu miu" esprime il legame viscerale tra gli artisti e la loro madre-musa, la Sicilia.
Una rassegna che invita a riscoprire la Sicilia non solo come luogo fisico, ma come forza creativa eterna.
In risalto, attraverso le opere di straordinari artisti, tutta la bellezza e l'intrinseco essere in eterna lotta tra contrari, coesistenti e inseparabili, dell'isola.
Il sottotitolo in dialetto siciliano "Sciatuzzu miu" ("respiro mio") racchiude un'intimità profonda, simbolo del legame viscerale tra l'artista e la sua terra: un rapporto fatto di amore, memoria e appartenenza.
La mostra, articolata in due sezioni, restituisce alla Sicilia il suo ruolo di protagonista nella storia dell'arte italiana ed europea, raccontando come luce, paesaggio e tradizione abbiano generato un linguaggio artistico unico.
Le opere di Fiume, Guttuso, Accardi, Greco, Guccione, Calogero, Modica esprimono una nuova coscienza estetica, in cui libertà espressiva e radici culturali si fondono in un linguaggio universale.
Dal 29 novembre al 12 aprile 2026, l'esposizione è visitabile da martedì a sabato dalle 8.30 alle 16.30 (ultimo ticket alle 15.45). Domenica, lunedì e festivi dalle 8.30 alle 13.30 (ultimo tickets 12.45).
Ed è il Castello Maniace di Siracusa, capolavoro dell'architettura militare sveva affacciato sul Mar Ionio a ospitare questa mostra che celebra la grande arte siciliana.
"Visioni d'arte in Sicilia tra Ottocento e Novecento. Sciatuzzu miu" esprime il legame viscerale tra gli artisti e la loro madre-musa, la Sicilia.
Una rassegna che invita a riscoprire la Sicilia non solo come luogo fisico, ma come forza creativa eterna.
In risalto, attraverso le opere di straordinari artisti, tutta la bellezza e l'intrinseco essere in eterna lotta tra contrari, coesistenti e inseparabili, dell'isola.
Il sottotitolo in dialetto siciliano "Sciatuzzu miu" ("respiro mio") racchiude un'intimità profonda, simbolo del legame viscerale tra l'artista e la sua terra: un rapporto fatto di amore, memoria e appartenenza.
La mostra, articolata in due sezioni, restituisce alla Sicilia il suo ruolo di protagonista nella storia dell'arte italiana ed europea, raccontando come luce, paesaggio e tradizione abbiano generato un linguaggio artistico unico.
Le opere di Fiume, Guttuso, Accardi, Greco, Guccione, Calogero, Modica esprimono una nuova coscienza estetica, in cui libertà espressiva e radici culturali si fondono in un linguaggio universale.
Dal 29 novembre al 12 aprile 2026, l'esposizione è visitabile da martedì a sabato dalle 8.30 alle 16.30 (ultimo ticket alle 15.45). Domenica, lunedì e festivi dalle 8.30 alle 13.30 (ultimo tickets 12.45).
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