"Arti, antropologie e patrimoni culturali a partire da Maputo": presentazione del volume delle Edizioni Museo Pasqualino
Ultimo appuntamento con le presentazioni dei volumi pubblicati dalle Edizioni Museo Pasqualino.
Martedì 27 aprile alle ore 18.00, in diretta streaming dalla pagina Facebook del Museo "Antonio Pasqualino", verrà presentato il volume "Não consigo ser moçambicana. Arti, antropologie e patrimoni culturali a partire da Maputo" di Sandra Ferracuti. Insieme all'autrice intervengono: Vincenzo Padiglione (Università Sapienza di Roma); Rosario Perricone
(Direttore delle Edizioni Museo Pasqualino) Emanuela Rossi (Università di Firenze).
Tra il 2005 e il 2010, accompagnata dallo sguardo critico e riflessivo dell’antropologia dei musei e dei patrimoni culturali che le derivava dalla militanza nella Simbdea e nella redazione di Antropologia Museale, grazie a una borsa di studio per la ricerca di dottorato e il sostegno di Vincenzo Padiglione, suo tutor per quel progetto, l'autrice ha potuto seguire da vicino e con una certa costanza l’interazione tra i sistemi globali dell’arte e del patrimonio culturale e la scena artistica e culturale di Maputo, la capitale del Mozambico.
La scelta di questo nuovo terreno derivava da una storia di famiglia o, meglio, dal desiderio di ri-conoscere la parte della sua storia di famiglia che aveva avuto luogo in Mozambico.
Martedì 27 aprile alle ore 18.00, in diretta streaming dalla pagina Facebook del Museo "Antonio Pasqualino", verrà presentato il volume "Não consigo ser moçambicana. Arti, antropologie e patrimoni culturali a partire da Maputo" di Sandra Ferracuti. Insieme all'autrice intervengono: Vincenzo Padiglione (Università Sapienza di Roma); Rosario Perricone
(Direttore delle Edizioni Museo Pasqualino) Emanuela Rossi (Università di Firenze).
Tra il 2005 e il 2010, accompagnata dallo sguardo critico e riflessivo dell’antropologia dei musei e dei patrimoni culturali che le derivava dalla militanza nella Simbdea e nella redazione di Antropologia Museale, grazie a una borsa di studio per la ricerca di dottorato e il sostegno di Vincenzo Padiglione, suo tutor per quel progetto, l'autrice ha potuto seguire da vicino e con una certa costanza l’interazione tra i sistemi globali dell’arte e del patrimonio culturale e la scena artistica e culturale di Maputo, la capitale del Mozambico.
La scelta di questo nuovo terreno derivava da una storia di famiglia o, meglio, dal desiderio di ri-conoscere la parte della sua storia di famiglia che aveva avuto luogo in Mozambico.
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