Belìce, 52 anni fa il terremoto che sconvolse Gibellina: due giornate tra memoria e futuro
Il Cretto di Burri a Gibellina
Si intitola "Gibellina tra memoria e futuro" l'appuntamento in programma nel Belìce in occasione delle celebrazioni per il 52esimo anniversario del terremoto che ricorre il 14 gennaio.
Quella notte del 1968 la terra tremò con una potenza distruttiva di magnitudo 6,4 colpendo ben 14 centri abitati della Sicilia occidentale e distruggendo completamente i paesi di Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago.
Per ricordare il terribile sisma che rase al suolo il vecchio centro abitato in provincia di Trapani, gli enti locali del comprensorio belicino hanno predisposto due giornate dedicate al tema delle memorie dei popoli.
La cerimonia di commemorazione inizia mercoledì 15 gennaio alle 15 con la deposizione della corona floreale nel Cimitero Monumentale e la celebrazione della Santa Messa in memoria delle vittime del terremoto del Belìce.
Alle 17 la cerimonia cambia location spostandosi al Baglio Di Stefano, sede della Fondazione di Alta Cultura Orestiadi e del Museo della Trame Mediterranee. Qui è prevista la presentazione del libro dal titolo “50 anni dal terremoto del Belìce – vicende e visioni" e dei quaderni "Lu mastru e la putia", racconti e opere di Carlo La Monica e poesie di Salvatore Capo.
Il Grande Cretto è un gigantesco monumento che ripercorre le vie e vicoli della vecchia città e che sorge nello stesso luogo dove una volta vi erano le macerie, attualmente cementificate dall'opera di Burri.
Dopo la visita al Cretto, potrete visitare la sala Agorà "Leonardo Sciascia" del palazzo comunale di Gibellina. Qui domenica 19 gennaio sono in programma altri due appuntamenti in occasione della giornata dal titolo "Elogio alle memorie".
Si comincia alle 18 con la visione del documentario "RI-SCOSSA", a cura di Dario Indelicato. Per concludere la giornata in musica, alle 19 è previsto il concerto "Island Tales Group", con le musiche e i suoni del Mediterraneo.
Quella notte del 1968 la terra tremò con una potenza distruttiva di magnitudo 6,4 colpendo ben 14 centri abitati della Sicilia occidentale e distruggendo completamente i paesi di Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago.
Per ricordare il terribile sisma che rase al suolo il vecchio centro abitato in provincia di Trapani, gli enti locali del comprensorio belicino hanno predisposto due giornate dedicate al tema delle memorie dei popoli.
La cerimonia di commemorazione inizia mercoledì 15 gennaio alle 15 con la deposizione della corona floreale nel Cimitero Monumentale e la celebrazione della Santa Messa in memoria delle vittime del terremoto del Belìce.
Alle 17 la cerimonia cambia location spostandosi al Baglio Di Stefano, sede della Fondazione di Alta Cultura Orestiadi e del Museo della Trame Mediterranee. Qui è prevista la presentazione del libro dal titolo “50 anni dal terremoto del Belìce – vicende e visioni" e dei quaderni "Lu mastru e la putia", racconti e opere di Carlo La Monica e poesie di Salvatore Capo.
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Con l'occasione di ricordare le vittime del terremoto del Belìce, la giornata di domenica può essere un valido motivo per pensare a una visita del vecchio centro abitato, distrutto dal sisma e trasformato nel suggestivo Cretto di Burri, un'opera di land art realizzata dall'artista Alberto Burri tra il 1984 e il 1989.Il Grande Cretto è un gigantesco monumento che ripercorre le vie e vicoli della vecchia città e che sorge nello stesso luogo dove una volta vi erano le macerie, attualmente cementificate dall'opera di Burri.
Dopo la visita al Cretto, potrete visitare la sala Agorà "Leonardo Sciascia" del palazzo comunale di Gibellina. Qui domenica 19 gennaio sono in programma altri due appuntamenti in occasione della giornata dal titolo "Elogio alle memorie".
Si comincia alle 18 con la visione del documentario "RI-SCOSSA", a cura di Dario Indelicato. Per concludere la giornata in musica, alle 19 è previsto il concerto "Island Tales Group", con le musiche e i suoni del Mediterraneo.
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