"Braguino" di Clément Cogitore: la proiezione del docufilm al Cinema Vittorio De Seta
Un frame del film "Braguino"
Dodici film, tutti in lingua originale francese, quasi mai usciti in Italia e sicuramente mai arrivati a Palermo e in Sicilia. Torna l'appuntamento con "Cinémardi", la rassegna cinematografica organizzata dall’Institut français Palermo, in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, al cinema De Seta all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa.
Pellicole quasi tutte in prima visione, che contengono tutto il meglio del cinema francese contemporaneo. Ambizioso, ricco di autori e attori, così appare il cinema francese alla luce dei film proposti da questa ottava edizione di Cinémardi, che si colloca – ancora di più delle precedenti – sotto il segno della scoperta e della diversità.
Martedì 19 marzo appuntamento con il docufilm "Braguino" di Clément Cogitore (2017).
Nel mezzo della taiga siberiana, a quattrocentocinquanta miglia dal villaggio più vicino, vivono due famiglie: i Braguine e i Kiline. Nessuna strada conduce in questo luogo. L’unico modo per raggiungere Braguino è compiere un lungo viaggio sul fiume Yenissei, prima in barca, poi in elicottero. Le due famiglie vivono secondo proprie regole e principi, completamente autosufficienti. In mezzo al villaggio sorge una barriera: le famiglie si rifiutano di parlare tra di loro. In mezzo al fiume c’è un’isola dove sta nascendo un’altra comunità, quella dei bambini. Libera, imprevedibile, selvaggia.
Pellicole quasi tutte in prima visione, che contengono tutto il meglio del cinema francese contemporaneo. Ambizioso, ricco di autori e attori, così appare il cinema francese alla luce dei film proposti da questa ottava edizione di Cinémardi, che si colloca – ancora di più delle precedenti – sotto il segno della scoperta e della diversità.
Martedì 19 marzo appuntamento con il docufilm "Braguino" di Clément Cogitore (2017).
Nel mezzo della taiga siberiana, a quattrocentocinquanta miglia dal villaggio più vicino, vivono due famiglie: i Braguine e i Kiline. Nessuna strada conduce in questo luogo. L’unico modo per raggiungere Braguino è compiere un lungo viaggio sul fiume Yenissei, prima in barca, poi in elicottero. Le due famiglie vivono secondo proprie regole e principi, completamente autosufficienti. In mezzo al villaggio sorge una barriera: le famiglie si rifiutano di parlare tra di loro. In mezzo al fiume c’è un’isola dove sta nascendo un’altra comunità, quella dei bambini. Libera, imprevedibile, selvaggia.
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