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"Capogiro", la rassegna di spettacoli all'aperto per adulti e bambini nel cuore del Capo di Palermo

  • Via Mura di San Vito 10 (Mercato del Capo) - Palermo
  • Dal 17 settembre al 15 ottobre 2021 (ogni venerdì) (evento concluso)
  • Consulta il programma
  • 10 euro (intero), 7 euro (ridotto)
  • Biglietti acquistabili online. Info e prenotazioni al numero 340 6801322 o via e-mail a teatroallaguilla@gmail.com. Si ricorda l'obbligo di Green Pass, mascherina  e di consegnare l'autocertificazione già compilata e firmata che attesta l'assenza di sintomi da Covid
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La redazione

Una scena dello spettacolo "E muriu ‘u cani", scritto e diretto da Giada Baiamonte

Tenere accesi i riflettori sulla borgata del Capo di Palermo con attività culturali, promuovendo teatro, musica, danza e attività per bambini, in modo da avvicinare la città al "quartiere".

È questo l'obiettivo di "Capogiro" la rassegna di spettacoli all'aperto per adulti e bambini in programma in via Mura di San Vito 10 (sede degli scout Masci).

La rassegna, autofinanziata e organizzata dal Teatro alla Guilla con la direzione di Valerio Strati e Domenico Bravo, comincia venerdì 17 settembre e va avanti fino al 15 ottobre con un appuntamento settimanale, sempre ogni venerdì (e un lunedì).

«Il nostro teatro nel cuore del Capo con i suoi 40 posti è chiuso da quasi due anni – dice Valerio Strati - impossibile riaprirlo anche adesso perché lo spazio è troppo piccolo e potrebbe ospitare pochi spettatori per rispettare le restrizioni del momento. Ma avevamo voglia di ritrovare il nostro pubblico e abbiamo avuto l’occasione di farlo grazie alla collaborazione con il gruppo scout Masci. Lo spazio di via Mura di San Vito è un luogo prezioso che la città potrà avere modo di scoprire con la rassegna. Nel programma abbiamo cercato di recuperare anche alcuni dei tantissimi spettacoli saltati in questo tempo nelle nostre stagioni mai fatte. È un periodo davvero duro, ma cerchiamo di resistere per amore del teatro e del quartiere in cui lavoriamo da anni.»

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Si inizia venerdì 17 settembre alle 21 con "E muriu ‘u cani", scritto e diretto da Giada Baiamonte con Fabiola Arculeo, Domenico Bravo, Marzia Coniglio e Salvo Lorenzini e la stessa Baiamonte. Cinque fratelli sono costretti a riunirsi per condividere un’ultima notte con il padre appena defunto. La Veglia, usanza profondamente radicata in Sicilia, vetrina perfetta di una società imperfetta, sarà dunque il pretesto per riscoprirsi figli, ma al tempo stesso estranei. Tra le mura di una modesta casa palermitana infatti, i cinque protagonisti si rendono conto di non conoscersi affatto, e con parole sincere si spogliano dei loro abiti, soprattutto quelli più scomodi, mostrando i lividi più nascosti. Tra risate, ricordi, scontri e ossessioni viene svelata la propria natura umana rispetto a chi li ha generati.

Il 20 settembre dalle 17.30 alle 18.45 è in programma una lettura ad alta voce e un laboratorio per bambini dai 4 anni, a cura di Chicca Cosentino e Gisella Vitrano, chiamato "Vado via! Ho deciso vado via, mi sta stretta casa mia!". Dopo la lettura i bambini costruiscono la loro isola rifugio. I grandi possono raggiungerli dopo dopo aver imparato a nuotare (solo su prenotazioni al numero 329 7260846, max 15 bambini, costo 6 euro).

La rassegna va avanti il 24 settembre alle 18.30 con uno spettacolo per bambini, "L'imperatrais Valentain" di e con Gisella Vitrano e Marcella Vaccarino. Il progetto trae libera ispirazione dalla favola "La voliera d'oro" di Anna Castagnoli e Carl Cneut e intende rivisitare in chiave teatrale un racconto fatto di immagini e parole che hanno l'intento di lasciare un messaggio importante, ovvero che bisogna sempre avere tanta pazienza. Il coinvolgimento del pubblico è una prerogativa di questo lavoro. I bambini vengono chiamati in causa per offrire dei consigli all'imperatrais durante gli snodi più importanti della storia.

L'1 ottobre alle 18.30, protagonisti sempre i bambini dai 6 agli 11 anni, con "Il pescatore e la sirena" di e con Dario Frasca.
Un pescatore siciliano trova nella sua rete una sirena bambina. L’orfanella trova successivamente una famiglia che la accoglie senza, tuttavia, farle dimenticare le sue origini, valorizzando le qualità che la sua natura le ha donato. Lei abitante degli abissi e del mistero scopre di essere stata testimone ed inconsapevole custode della storia del popolo siciliano.

Si va avanti con la danza l’8 ottobre alle 21.00: "Dance", coreografia e interpretazione di Carlomauro Maggiore debutta in prima nazionale all'interno della rassegna. Con questo spettacolo il coreografo Carlomauro Maggiore affronta temi portanti e della sua intera produzione, con una forte attenzione all’attualità. Dopo "Cassandra 2017" torna a indagare l’essere umano dibattuto tra libero arbitrio e predestinazione, con un occhio alla contemporaneità e ai recenti drastici cambiamenti che stiamo vivendo. Con il linguaggio del corpo che non trova una separazione tra danza e recitazione, "Dance", intende raccontare la bellezza del creato e come l’essere umano sceglie o crede di scegliere come rapportarvisi tra cura e distruzione. 

Si chiude il 15 ottobre alle 21.00 con la musica: "The melody book" con Gianni Gebbia (sax ed elettronica) e Diego Spitaleri (tastiere ed elettronica). "The melody book" è il libro segreto che ogni musicista porta dentro di sé. Ritroviamo composizioni originali o arrangiamenti di brani tratti dalla tradizione musicale folk siciliana, dalla musica antica per liuto sino ad arrangiamenti del Preludio in mi minore op.20 di Chopin; oppure una sorprendente versione di "At last I'm free" degli Chic, il cavallo di battaglia del grande Robert Wyatt, ma anche elemento ricorrente dello storico duo Goebbels&Harth negli anni ’80. Accanto a questi elementi ritroviamo forti influenze provenienti dagli storici duetti tra Dollar Brand ed Archie Shepp, Gato Barbieri.

L'elemento melodico viene trattato con particolare delicatezza e rivisto attraverso il filtro delle esperienze di Gebbia nel campo della musica improvvisata e radicale e dell'approccio minimalista di Spitaleri influenzato dai pianisti scandinavi. Pur mantenendosi acustico, questo duo riecheggia nella sua purezza ed essenzialità si estende sino a sonorità ambient e simil-elettroniche che affiorano dal particolare trattamento di un mèlos portato fino alle sue estreme conseguenze.

Si informa che all'ingresso del teatro viene richiesto di mostrare il proprio Green Pass e di consegnare l'autocertificazione già compilata e firmata che attesta l'assenza di sintomi da Covid​.

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