“Caro diario” di Miriam Iervolino, la nuova mostra fotografica del Phòs Graphè

Attraverso i suoi scatti l'artista Miriam Iervolino racconta una visione del mondo assimilata e riproposta secondo una personale interpretazione.
La mostra “Caro diario” è composta da nove scatti, da una grande raccolta fotografica e dall'installazione di una buca delle lettere, realizzata direttamente dall'artista, che permette ai visitatori di poter scrivere i propri pensieri e le proprie emozioni su un foglio e imbucarlo come fosse una lettera.
«Miriam realizza delle vere e proprie cartoline senza destinatario attraverso l'utilizzo di due arti sovrapposte: la fotografia e la scrittura - scrive Ombretta Zora - il suo lavoro non tratta una fotografia fine a se stessa ma si configura come una visione della propria vita privata e personale, un diario che ha deciso di mostrare agli altri discostandosi dalla vera natura del diario segreto che l'uomo tiene gelosamente per sé».
L'intento della Iervolino è quello di enfatizzare l'importanza della comunicazione attraverso i suoi scatti che recano con sé delle frasi che provengono direttamente dalla sua scrittura.
La mostra “Caro diario” è composta da nove scatti, da una grande raccolta fotografica e dall'installazione di una buca delle lettere, realizzata direttamente dall'artista, che permette ai visitatori di poter scrivere i propri pensieri e le proprie emozioni su un foglio e imbucarlo come fosse una lettera.
«Miriam realizza delle vere e proprie cartoline senza destinatario attraverso l'utilizzo di due arti sovrapposte: la fotografia e la scrittura - scrive Ombretta Zora - il suo lavoro non tratta una fotografia fine a se stessa ma si configura come una visione della propria vita privata e personale, un diario che ha deciso di mostrare agli altri discostandosi dalla vera natura del diario segreto che l'uomo tiene gelosamente per sé».
L'intento della Iervolino è quello di enfatizzare l'importanza della comunicazione attraverso i suoi scatti che recano con sé delle frasi che provengono direttamente dalla sua scrittura.
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