Catania si svela con "Le Vie dei Tesori" tra giardini preziosi, cave e bunker: tutti i luoghi

Palazzo degli Elefanti a Catania
Riscoprire il Foro Romano e l’ipogeo, che si uniscono all’Anfiteatro romano,alle antiche terme trasformate in chiese, all’area archeologica di Santa Venera al Pozzonella vicina Acireale: quest’anno "Le Vie dei Tesori" a Catania – da venerdì 10 ottobre a domenica 9 novembre per cinque weekend - getta uno sguardo appassionato sulla città antica,ma conoscerà anche una delle più antiche Confraternite, leggerà le lettere dei Verga, andrà per botteghe, studi e case d’artista, ritroverà giardini arrampicati sulla lava, esperienze fuori porta.
Impaginato da Alessandra Fabretti, il programma parte da un focus sul patrimonioarcheologico,una vera immersione nel cuore antico della città visto che dopo anni, grazie alla collaborazione con il Parco archeologico di Catania e Valle dell’Aci, si entrerà nei due ambienti superstiti del Foro romano, nel cortile San Pantaleone, circondato daedificie magazzini.
Nel Cinquecento contava benotto ambienti e un’ala occidentale conle terme Amasene, negli secoli successividivenne residenza di povera gente, escomparve sotto i palazzi. E si potrà accedere anche all’Ipogeo romano, tomba monumentale di età imperiale (I-II secolo dopo Cristo), tra le poche sopravvissute delle vaste necropoli di Catina che occupavano l’area a nord dell’attuale centro storico di Catania. La tomba, che nel tardo Medioevo fu utilizzata come calcara dai monaci delconvento, venne riscoperta nel XVII secolo e persino Houel la raffigurò in un suoacquerello.
I due monumenti comporranno un itinerario archeologico conl’AnfiteatroRomano(aperto anche lo scorso anno, in notturna), lacripta di Sant’Euplio,leTermedell’Indirizzo, resti di un complesso romano del II secolo; e le Terme della Rotondaindividuate dal principe di Biscari sotto una chiesa bizantina. Fuori porta, ad Acirealeapre l’interessante area archeologica di Santa Venera al Pozzo.
Ma Catania è veramente stratificata, rispettosa neltempo dei livelli sociali: diversiaristocraticifondarono, nel 1570,sotto l’insegna del Santissimo Crocifisso,la Nobile Arciconfraternita dei Bianchi perrecare conforto ai condannati a morte. Si visiterà la chiesa di San Martino sede della Confraternita, retta dal nobile Don Pietro Moncada Paternò Castello, principe di Valsavoia: si visiteranno il Salone dei Governatorie la biblioteca dove sono conservati documenti e volumidal XVI secolo.
Fa il paio con il Fondo Vergaconservato all’Archivio Storico: epistole e documenti dellafamiglia deldrammaturgo, per leggere incontroluce la vita a Catania a metà Ottocento; e la biblioteca Ursino Recupero che conserva un patrimonio immenso di 290 mila volumidelle congregazioni e monasteri soppressi; sarà uno spettacolo anche la salita alla chiesa di San Nicolò l’Arena, con il camminamento che chiude la scala a chiocciola di 141 gradini. Ma anche la cappella Bonaiuto, che stregò Houel; lachiesa di Santa Maria di Gesù che accoglie opere di Antonello Gagini e Antonello da Saliba, e che quest’anno aprirà eccezionalmente il suo chiostro.
Si aggiunge San Francesco Borgia,una delle quattro “voci” del barocco catanese: nata dal trauma del 1693,racconta lescelte dei Gesuiti che si ritrovano anche nella commissione delle preziose suppellettililiturgiche. Una novità è anche ISOLA, hub di innovazione sociale nato a Palazzo Biscari la cui storia si intreccerà con spazi di idee e visioni future. Tre le botteghe artigiane: l’elegante mondo di carta diCartura, i pupi antichi deiFratelli Napolie, novità di quest’anno, lo storico coltellinaio Gerace che produce ancora la meaffilate e cesellatea mano.
Poi i musei-gioiello: il MUSCA, piccola raccolta dedicato alle antiche carrozze e ai finimenti: qui grandi e piccini potranno tentare il“battesimo della sella”. Il Museo etnoantropologico Panascia, nato dalla passione di unprivato, Arturo Panascia per gli attrezzi da lavoro del mondo contadino:sono migliaiagli oggetti che un tempo avevano una funzione e oggi sono dimenticati.
Ritornano anche gli studi e atelier d’arte: si parte da Aci Castello edallacasa-museodi Jean Calogero, strano e non conosciutissimo pittore (il vero nome era GiovanniCalogero) le cui opere oniriche e colorate piacquero a Liz Taylor, Gregory Peck o GaryCooper. Poi la Fondazione Kalos, museo delle collezioni di arti decorative e applicate.Fuori porta, a San Giovanni La Punta, il parco naturale immenso popolato da sculture e installazioni della Fondazione La Verde La Malfa, che virtualmente si confronta con il viaggio ideato da Rossella Pezzino de Geronimo a "Le Stanze in fiore".
Rieccoci in città per luoghi che sono sicurezze : oltre all’immenso Palazzo Minoriti, si potrà visitare la sede istituzionale del Comune, Palazzo degli Elefanti che cela affreschi settecenteschi, decorazioni barocche e opere d’arte ; la Società Storica Catanese (che conoscono solo i cittadini e neanche tutti) con la “stanza dei re” e documenti dal 1816 al dopoguerra; il Museo Vincenzo Bellini dedicato al compositore; palazzo Asmundo di Gisira trasformato in hotel di charme ; l’ex industria delle calzature EGA, 850 metri quadrati, su tre livelli in stile Decò , che nasconde un passaggio segreto verso il teatro Dusmet.
Sali su e trovi Terrazza Agata, il belvedere sullo stesso complesso, dove leggere la mano di padre e figlio architetti, Carmelo e Salvatore Sciuto Patti. Fuori porta si salirà (è proprio il caso di dirlo) a Floresta, o si resterà esterrefatti d i fronte ai paesaggi western dei Calanchi del Cannizzola , nel territorio di Paternò.
Sul fronte teatro, oltre ai pupi dei Fratelli Napoli al Teatro Dusmet (è previsto anche un p articolare format di s cena con delitto), ecco uno spettacolo di Rodolfo Torrisi sulla vita di Don Milani raccontata dal fratello Adriano; e un lavoro sulla scomparsa di Ettore Majorana.
Due le passeggiate: una alla ricerca delle edicole votive del centro storico; e l’altra ascoltando il racconto di via Crociferi.
Acireale oltre all'area archeologica – dove sono previsti laboratori per bambini sull’arte antica di modellare un vaso, e sulla simulazione di uno scavo -, riaccoglie le stanze private di Palazzo Fiorini; aprono le aule studio e le collezioni del Seminario Vescovile; la grandiosa Matrice di tutte le Aci (con la degustazione di una dolce "cuppulidda" di San Filippo); si va a lezione dai maestri di cartapesta, e si assaggia la granita acese da Sicula Street.
COME PARTECIPARE
Per partecipare a "Le Vie dei Tesori" basta acquistare il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito web o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città.
Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 6 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Fortemente consigliata la prenotazione online.
A chi prenota viene inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà solo se ci sono posti disponibili.
I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Nei luoghi disponibili solo ticket da 3 euro.
Il programma completo, con tutte le curiosità, le foto e le schede per approfondire ogni luogo o esperienza e i coupon da acquistare sono disponibili online sul sito del festival. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 091 8421309, attivo tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (fino a domenica 2 novembre).
Impaginato da Alessandra Fabretti, il programma parte da un focus sul patrimonioarcheologico,una vera immersione nel cuore antico della città visto che dopo anni, grazie alla collaborazione con il Parco archeologico di Catania e Valle dell’Aci, si entrerà nei due ambienti superstiti del Foro romano, nel cortile San Pantaleone, circondato daedificie magazzini.
Nel Cinquecento contava benotto ambienti e un’ala occidentale conle terme Amasene, negli secoli successividivenne residenza di povera gente, escomparve sotto i palazzi. E si potrà accedere anche all’Ipogeo romano, tomba monumentale di età imperiale (I-II secolo dopo Cristo), tra le poche sopravvissute delle vaste necropoli di Catina che occupavano l’area a nord dell’attuale centro storico di Catania. La tomba, che nel tardo Medioevo fu utilizzata come calcara dai monaci delconvento, venne riscoperta nel XVII secolo e persino Houel la raffigurò in un suoacquerello.
I due monumenti comporranno un itinerario archeologico conl’AnfiteatroRomano(aperto anche lo scorso anno, in notturna), lacripta di Sant’Euplio,leTermedell’Indirizzo, resti di un complesso romano del II secolo; e le Terme della Rotondaindividuate dal principe di Biscari sotto una chiesa bizantina. Fuori porta, ad Acirealeapre l’interessante area archeologica di Santa Venera al Pozzo.
Ma Catania è veramente stratificata, rispettosa neltempo dei livelli sociali: diversiaristocraticifondarono, nel 1570,sotto l’insegna del Santissimo Crocifisso,la Nobile Arciconfraternita dei Bianchi perrecare conforto ai condannati a morte. Si visiterà la chiesa di San Martino sede della Confraternita, retta dal nobile Don Pietro Moncada Paternò Castello, principe di Valsavoia: si visiteranno il Salone dei Governatorie la biblioteca dove sono conservati documenti e volumidal XVI secolo.
Fa il paio con il Fondo Vergaconservato all’Archivio Storico: epistole e documenti dellafamiglia deldrammaturgo, per leggere incontroluce la vita a Catania a metà Ottocento; e la biblioteca Ursino Recupero che conserva un patrimonio immenso di 290 mila volumidelle congregazioni e monasteri soppressi; sarà uno spettacolo anche la salita alla chiesa di San Nicolò l’Arena, con il camminamento che chiude la scala a chiocciola di 141 gradini. Ma anche la cappella Bonaiuto, che stregò Houel; lachiesa di Santa Maria di Gesù che accoglie opere di Antonello Gagini e Antonello da Saliba, e che quest’anno aprirà eccezionalmente il suo chiostro.
Si aggiunge San Francesco Borgia,una delle quattro “voci” del barocco catanese: nata dal trauma del 1693,racconta lescelte dei Gesuiti che si ritrovano anche nella commissione delle preziose suppellettililiturgiche. Una novità è anche ISOLA, hub di innovazione sociale nato a Palazzo Biscari la cui storia si intreccerà con spazi di idee e visioni future. Tre le botteghe artigiane: l’elegante mondo di carta diCartura, i pupi antichi deiFratelli Napolie, novità di quest’anno, lo storico coltellinaio Gerace che produce ancora la meaffilate e cesellatea mano.
Poi i musei-gioiello: il MUSCA, piccola raccolta dedicato alle antiche carrozze e ai finimenti: qui grandi e piccini potranno tentare il“battesimo della sella”. Il Museo etnoantropologico Panascia, nato dalla passione di unprivato, Arturo Panascia per gli attrezzi da lavoro del mondo contadino:sono migliaiagli oggetti che un tempo avevano una funzione e oggi sono dimenticati.
Ritornano anche gli studi e atelier d’arte: si parte da Aci Castello edallacasa-museodi Jean Calogero, strano e non conosciutissimo pittore (il vero nome era GiovanniCalogero) le cui opere oniriche e colorate piacquero a Liz Taylor, Gregory Peck o GaryCooper. Poi la Fondazione Kalos, museo delle collezioni di arti decorative e applicate.Fuori porta, a San Giovanni La Punta, il parco naturale immenso popolato da sculture e installazioni della Fondazione La Verde La Malfa, che virtualmente si confronta con il viaggio ideato da Rossella Pezzino de Geronimo a "Le Stanze in fiore".
Rieccoci in città per luoghi che sono sicurezze : oltre all’immenso Palazzo Minoriti, si potrà visitare la sede istituzionale del Comune, Palazzo degli Elefanti che cela affreschi settecenteschi, decorazioni barocche e opere d’arte ; la Società Storica Catanese (che conoscono solo i cittadini e neanche tutti) con la “stanza dei re” e documenti dal 1816 al dopoguerra; il Museo Vincenzo Bellini dedicato al compositore; palazzo Asmundo di Gisira trasformato in hotel di charme ; l’ex industria delle calzature EGA, 850 metri quadrati, su tre livelli in stile Decò , che nasconde un passaggio segreto verso il teatro Dusmet.
Sali su e trovi Terrazza Agata, il belvedere sullo stesso complesso, dove leggere la mano di padre e figlio architetti, Carmelo e Salvatore Sciuto Patti. Fuori porta si salirà (è proprio il caso di dirlo) a Floresta, o si resterà esterrefatti d i fronte ai paesaggi western dei Calanchi del Cannizzola , nel territorio di Paternò.
Sul fronte teatro, oltre ai pupi dei Fratelli Napoli al Teatro Dusmet (è previsto anche un p articolare format di s cena con delitto), ecco uno spettacolo di Rodolfo Torrisi sulla vita di Don Milani raccontata dal fratello Adriano; e un lavoro sulla scomparsa di Ettore Majorana.
Due le passeggiate: una alla ricerca delle edicole votive del centro storico; e l’altra ascoltando il racconto di via Crociferi.
Acireale oltre all'area archeologica – dove sono previsti laboratori per bambini sull’arte antica di modellare un vaso, e sulla simulazione di uno scavo -, riaccoglie le stanze private di Palazzo Fiorini; aprono le aule studio e le collezioni del Seminario Vescovile; la grandiosa Matrice di tutte le Aci (con la degustazione di una dolce "cuppulidda" di San Filippo); si va a lezione dai maestri di cartapesta, e si assaggia la granita acese da Sicula Street.
COME PARTECIPARE
Per partecipare a "Le Vie dei Tesori" basta acquistare il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito web o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città.
Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 6 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Fortemente consigliata la prenotazione online.
A chi prenota viene inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà solo se ci sono posti disponibili.
I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Nei luoghi disponibili solo ticket da 3 euro.
Il programma completo, con tutte le curiosità, le foto e le schede per approfondire ogni luogo o esperienza e i coupon da acquistare sono disponibili online sul sito del festival. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 091 8421309, attivo tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (fino a domenica 2 novembre).
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