"Cenere. Regalami un sorriso": l'accusa di Calascibetta e Orphèe sul sistema dell'Arte
 
											
					Una esaltazione di vizi, virtù, godimenti dei signori dell'Arte in Sicilia al Museo Mandralisca di Cefalù: la rassegna itinerante "Cenere. Regalami un sorriso" di Momò Calascibetta e Dario Orphée La Mendola, a cura di Andrea Guastella, inaugurata alla Farm di Favara lo scorso 16 giugno, toccherà i principali musei della Sicilia per poi spostarsi in Italia e in Europa.
Cosa c’entra "Regalami un sorriso", la canzone di Drupi, con la Cenere penitenziale? A uno sguardo superficiale, niente. "Cenere" è infatti un'accusa contro il sistema dell'arte siciliano, i cui protagonisti – critici e collezionisti, mercanti e curatori – sono seppelliti senza essere morti e condannati dalla penna e del pennello degli autori.
Dario Orphée ha raccontato nel suo racconto di una mostra nata morta, Momò Calascibetta invece i morti li ha risuscitati, sigillandoli in loculi di 69x69 cm ciascuno, a ripetere in eterno i medesimi esercizi. E tuttavia, come accade ai politici accolti nei presepi di San Gregorio Armeno, anche in "Cenere" il disprezzo si converte sempre in scherzo, lo sdegno in un sorriso.
Lo stesso imperscrutabile sorriso del capolavoro di Antonello ospitato a Cefalù, sotto il cui sguardo vigile Momò Calascibetta aveva già esposto nel lontano 2007 presentato da Vincenzo Consolo, e a cui ritorna coi suoi coloratissimi dipinti più divertito che mai.
				
									Cosa c’entra "Regalami un sorriso", la canzone di Drupi, con la Cenere penitenziale? A uno sguardo superficiale, niente. "Cenere" è infatti un'accusa contro il sistema dell'arte siciliano, i cui protagonisti – critici e collezionisti, mercanti e curatori – sono seppelliti senza essere morti e condannati dalla penna e del pennello degli autori.
Dario Orphée ha raccontato nel suo racconto di una mostra nata morta, Momò Calascibetta invece i morti li ha risuscitati, sigillandoli in loculi di 69x69 cm ciascuno, a ripetere in eterno i medesimi esercizi. E tuttavia, come accade ai politici accolti nei presepi di San Gregorio Armeno, anche in "Cenere" il disprezzo si converte sempre in scherzo, lo sdegno in un sorriso.
Lo stesso imperscrutabile sorriso del capolavoro di Antonello ospitato a Cefalù, sotto il cui sguardo vigile Momò Calascibetta aveva già esposto nel lontano 2007 presentato da Vincenzo Consolo, e a cui ritorna coi suoi coloratissimi dipinti più divertito che mai.
| Ti è piaciuto questo articolo? Seguici anche sui social Iscriviti alla newsletter | 
COSA C'È DA FARE
- 
    MOSTRE
 Elliott Erwitt (per la prima volta) a Palermo: 190 scatti unici a Palazzo Reale33.692 letture 828 condivisioni
- 
    MOSTRE
 "Spazio Umano" a Palermo: visionari e visioni nella chiesa di San Mamiliano9.087 letture 64 condivisioni
- 
    VISITE ED ESCURSIONI
 L'ex Palazzo delle Finanze apre dopo 30 anni: visite nelle antiche carceri della Vicaria3.531 letture 110 condivisioni









 
		 
                             
		 
                             
																
 Seguici su Facebook
												Seguici su Facebook Seguici su Instagram
												Seguici su Instagram Iscriviti al canale TikTok
												Iscriviti al canale TikTok Iscriviti al canale Whatsapp
												Iscriviti al canale Whatsapp Iscriviti al canale Telegram
												Iscriviti al canale Telegram 
                             
                             
                             
                             
                     
                            




 
                             
                     
                             
                            