La capitale del Barocco, il “giardino di pietra” di Cesare Brandi, l’unico modo per capire Noto è lasciarsi andare e vagare in questa elegante e nobile città: chiese, palazzi, teatri, archivi, musei. È visitabile tutto insieme con la prima edizione de "
Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre.
Con le sue
cinque cupole riccamente decorate, quella di
San Domenico è la chiesa più rappresentativa del Barocco netino e si pone come uno fra i più significativi capolavori del patrimonio monumentale tardo barocco dell’intera Sicilia sud-orientale.
San Domenico venne edificata come chiesa conventuale dei padri Domenicani, presenti già a Noto antica, su progetto dell’architetto Rosario Gagliardi, fra il 1703 e il 1727. Si affaccia su piazza XVI Maggio e sui giardini della “Villetta Ercole”; possiede un prospetto convesso nei cui due ordini, il primo dorico e il secondo ionico, si alternano colonne e nicchie.
L’interno, ben conservato, è strutturato su una pianta a croce greca allungata con cinque cupole riccamente decorate da stucchi e altari laterali in marmi policromi con pregevoli dipinti settecenteschi.
A Noto sono 14 i siti aperti al pubblico (
guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
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